“Mentre ad Agrigento, e in questo caso nella frazione balneare di San Leone, si gioca a dipingere i pali della luce e non si fanno cose necessarie per renderla un posto fruibile ai cittadini come per esempio ripristinare i bagni pubblici dell’ex eliporto, c’è chi utilizza il bene comunale come magazzino per le proprie attrezzature lavorative (abusivo non solo nel lavoro)?
Il Comune è a conoscenza di quello che accade o ci si deve indignare solo quando si verificano fatti tragici?”. Così, in una nota Noi con Salvini di Agrigento. “La città va amministrata in ogni parte del territorio, non deve divenire una seconda Porto Empedocle, città nella quale sono state abbandonate le periferie per dedicarsi solo al centro città”, denunciano.