Vola l’export siciliano. Nel 2017 è salito del 30 per cento il valore delle esportazioni, lo scorso anno il fatturato delle vendite all’estero è stato pari a 9,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2016 quando il giro d’affari è stato di 7,1 miliardi. Numeri in crescita, dunque, e una performance in termini percentuali che è tra le migliori in Italia. Per quanto riguarda la dinamica dell’export verso i Paesi extra Ue, la Sicilia incassa un +39 per cento mentre il flusso di vendite nei Paesi Ue cresce del 19 per cento. A certificare i numeri delle esportazioni siciliane è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati regionali dell’Istat sull’export del 2017. “Il risultato ottenuto dalla Sicilia nel 2017 – commenta il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro – è al di sopra del dato medio nazionale (+7 per cento, ndr) e posiziona l’Isola in testa tra le regioni con la maggiore crescita”. “Dopo anni bui, l’export regionale torna a crescere – aggiunge -immettendo sui mercati stranieri la qualità del made in Sicily prodotto dalle nostre imprese che, sono i numeri a dirlo, vengono sempre di più apprezzate all’estero”. Tra le province siciliane che più hanno contribuito alla crescita tendenziale delle esportazioni regionali ci sono Siracusa (+41,84 per cento), spinta dall’ottima performance dei prodotti petroliferi, Catania (+24,65 per cento) e Messina (+23,37 per cento). Bene anche Agrigento (+16 per cento), Caltanissetta ed Enna (entrambe con una crescita del 7 per cento). A Palermo si registra un lieve incremento del 2,5 per cento mentre Trapani è l’unica provincia siciliana che segna un calo (-4,7 per cento). In crescita anche il settore delle importazioni per un valore complessivo di 14 miliardi di euro nel 2017 contro gli 11 miliardi di euro fatturati nel 2016.