Sono in corso di notifica gli avvisi di licenziamento, disposti dalla apposita commissione del Comune di Acireale, per 15 dei 19 dipendenti accusati di assenteismo, per i quali la Procura di CATANIA ha depositato l’avviso di conclusione indagine per truffa e falso. La notizia e’ stata confermata da piu’ fonti legali che hanno ricevuto il documento con una mail certificata. Restano indagati altri 42 dipendenti la cui posizione e’ al vaglio della magistratura. A completamento dell’iter occorre la firma, come atto dovuto, del dirigente incaricato per le comunicazioni alle strutte interessate come la Tesoreria e l’Inps. Secondo l’accusa risultavano al lavoro, nonostante fossero assenti, grazie alla complicita’ tra colleghi che ‘strisciavano’ per loro il badge personale. Dopo la notizia dell’inchiesta il Comune di Acireale, che e’ parte offesa, ha avviato l’iter amministrativo per la sospensione dal servizio dei 15 dipendenti raggiunti da un provvedimento cautelare del Gip Giovanni Cariolo.
Le indagini erano state avviate dal commissariato della polizia di Stato di Acireale dopo una segnalazione anonima. Gli investigatori, coordinati dai sostituti Pasquale Pacifico e Marco Bisogni, hanno ‘piazzato’ una telecamera davanti il lettore ‘marcatempo’ dei badge per la presenza al lavoro. Dalle immagini, riprese dal 2 marzo al 6 aprile, emergeva che diversi dipendenti ‘strisciavano’ il badge al posto dei colleghi. Alcuni di loro si sono difesi sostenendo che erano impegnati in servizi esterni ed evitavano di passare dal palazzo per essere in tempo in servizio. L’operazione del commissariato della polizia di Stato di Acireale e’ scattata il 12 febbraio scorso con la notifica degli arresti domiciliari a tre degli indagati e dell’obbligo di firma per altri 12. All’indomani dell’operazioni il Comune di Acireale, che si e’ costituito come parte lesa nell’inchiesta con l’avvocato Enzo Mellia, ha “disposto l’immediata sospensione d’ufficio dal servizio” dei 15 dipendenti. “Sara’ compito della commissione disciplinare – si leggeva in una nota del Comune diramata il 13 febbraio scorso – procedere immediatamente nei confronti dei soggetti interessati dalle misure restrittive. Non ci sono dubbi, e d’altronde non potrebbero essercene sul fatto che anche dal punto di vista etico chi ha sbagliato deve pagare”.