Il Natale è una festa cristiana nata per celebrare la nascita di Gesù Cristo avvenuta a Betlemme in Giudea (ora Palestina) circa 2006 – 2013 anni fa.
Il 25 Dicembre è una data simbolica che si collega al solstizio d’inverno ed a una festa pagana romana introdotta dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C.
Il Circolo Empedocleo di Agrigento quest’anno ha collegato questa ricorrenza all’interno di una iniziativa che si sta rivelando molto seguita dal pubblico: Il “teatro da camera” che è giunto alla sua terza serata dopo la Comoedia ridens e l’omaggio al teatro di Eduardo De Filippo.
“Voci e suoni del Natale 2016” una indicazione che tende sicuramente al recupero di un sentimento e di un’atmosfera natalizia che ormai sembra soccombere al consumismo diventato la “nuova morale della maggioranza”.
Ma anche la indicazione dell’anno duemila e sedici lascia intendere e sottolineare la differenza di “uno spirito del Natale” che oggi pervade Agrigento tra elfi e Babbi Natale.
Uno spettacolo, quello dell’Empedocleo, messo in scena l’altra sera dallo Stable Festival di Mario Gaziano in stretta collaborazione con Giuseppe Adamo che è anche il presidente dell’Empedocleo, ambedue impegnati da sempre con le loro compagnie teatrali che riescono a radunare in estate folle di spettatori.
La fusione delle loro iniziative teatrali ha portato quest’anno ad allestire un vero e proprio cartellone in scena fino al 21 aprile dopo avere attraversato autori del calibro di Sciascia, Pirandello, Ionesco e Cechov.
A “Voci e suoni del Natale 2016” hanno partecipato attori e cantautori che delle nostre tradizioni più vere sono gli elfi riconosciuti da un pubblico partecipe e attento: Nenè Sciortino, Alfio Russo, Maria Grazia Castellana (una giovanissima attrice che si impone per il suo temperamento drammatico), la cantante Samuela Vella interprete di “Alleluja” dello scomparso Leonardo Cohen, i danzatori Caterina e Nicola Barberi, i poeti Stella Camilleri ed Enzo Argento, gli attori Alfonso Marchica e Giugiù Gramaglia noto alla filmografia del “Montalbano sono”, la voce narrante di Giugiù Amato mentre alla fine la regia ha riservato una sorpresa con l’intervento di Lina Bernardi, attrice notissima anche al pubblico agrigentino, con la recita di una filastrocca d’altri tempi.
In chiusura gli immancabili auguri di Natale che in questa occasione non sono stati solo tradizionali ma con in più la notazione del decano dei soci dell’Empedocleo, l’avv. Calogero Schifano che con molto garbo ha voluto ringraziare i soci e il presidente del Circolo per il nuovo corso impresso da queste iniziative.