Favara sotto choc dopo l’omicidio di ieri mattina del lavoratore socialmente utile di Porot Empedocle Carmelo Ciffa, ucciso nella città dell’agnello pasquale a colpi di pistola. E proprio i colpi di pistola sono quelli che avrebbe sentito un operaio in pausa pranzo nelle vicinanze. La dichiarazione dell’uomo è riportata questa mattina dal quotidiano La Sicilia: “«Ero a circa cento metri di distanza, ho sentito tre spari, inizialmente li ho scambiati per dei petardi». Già petardi, ma non lo erano. Erano i colpi che hanno ammazzato Carmelo Ciffa, operaio quarantaduenne, che stava estirpando una palma, gia’ potata, all’angolo fra le vie Vittorio Veneto e Cina a Favara (Ag). A chiamarlo erano stati i proprietari di un supermercato che volevano rendere piu’ semplice l’ingresso nella piazzola di sosta. Ciffa e’ stato sorpreso dal killer – ma in azione potrebbero essere entrate due persone – che a bruciapelo gli ha sparato almeno 4 colpi di pistola, di piccolo calibro.
Un proiettile ha infranto il parabrezza di una Seat Altea che era posteggiata sul ciglio della strada.
I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Salvatore Vella, si sono gia’ mossi per acquisire le immagini delle diverse telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo.
Telecamere il cui raggio d’azione potrebbe aver ripreso la scena del delitto. Sono stati, inoltre, gia’ sentiti, alla caserma di Favara, i commessi e il direttore del supermercato.
Dopo essere stato centrato dai proiettili, l’operaio si e’ trascinato per circa cento metri fino all’ingresso dell’esercizio commerciale dove si e’ poi accasciato prima di morire. I carabinieri della Scientifica, per ore e ore, si sono occupati dei rilievi.
L’autopsia contribuira’ alla ricostruzione della traiettoria seguita dai proiettili