“Probabilmente si sono resi conto che lo Stato, attraverso i suoi organi, non consentiva alcuna forma di cessione in favore delle illegittime pretese formulate. Non ci sono possibilità di sanatoria, anzi ci sono sentenze passate in giudicato”.
Lo dice il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, analizzando l’inversione di comportamento nel rione balneare di Torre di Gaffe a Licata (Ag) dove ieri le demolizioni degli immobili abusivi sono state bloccate da un autentico muro umano ed oggi, invece, gli ex intestatari stanno procedendo, in autonomia, a radere al suolo una villetta di 150 metri.
“E’ probabile che le spinte esterne che ci sono state per fomentare i disordini – spiega Di Natale – si siano placate perchè appunto è stato capito che non c’erano spazi. Ha inciso, naturalmente, la fermezza del questore e delle forze dell’ordine. E tutti hanno, dunque capito, che era inutile questo tipo di resistenza che piuttosto avrebbe portato altri danni, ossia ad inchieste, a denunce ed arresti, oltre alla demolizione delle case”.