Il gup del Tribunale di Agrigento, ha prosciuto i 9 indagati nella vicenda della Sapio Life. Secondo l’accusa i 9 avrebbero attestato un calo di fatturato del tutto inesistente per ottenere la cassa integrazione dei loro dipendenti. La società in realtà non soltanto non avrebbe avuto alcuna diminuzione della propria attività ma, al contrario, avrebbe esteso con altre commesse pubbliche il proprio bacino di utenza. Ora la decisione del gup che scagiona i coinvolti, e cioè i responsabili della “Sapio life srl”, società che commercializza ossigeno per uso terapeutico, e i componenti della commissione provinciale della Cassa integrazione e guadagni persone. I nomi dei prosciolti: Giovanni Gallicchio, 61 anni, e Carlo Maria Raise, 48 anni, rispettivamente legale rappresentante e responsabile area sud della Sapio Life e di sette componenti della commissione provinciale delle Cassa Integrazione e Guadagni. Si tratta di Loredana Bongiovì, 53 anni, Francesco Mossuto, 59 anni, Giovanni Manganella, 60 anni, Umberto Nero, 63 anni, Domenico Galvano, 39 anni, Vittorio Laiola, 61 anni, e Cosimo Gigantesco, 66 anni. Dunque nessuna falsa attestazione per ottenere la cassa integrazione secondo il giudice.