Un casolare in muratura adibito a caseificio in pessime condizioni igieniche, secchi pieni di latte appena munto senza alcuna protezione, sporcizia a vista in contenitori non idonei, caglio per la produzione del formaggio in sacchetti e barattoli vari. Accanto, nello stesso casolare, in un secondo ambiente, un’asse in metallo con ganci in acciaio per appendere la carne, con ogni probabilità adibito alla macellazione clandestina.
Questo è quanto hanno trovato ieri gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di S. Agata Militello durante i servizi specifici contro abigeato e macellazione clandestina, nonché tutela della salute pubblica e sicurezza alimentare che da tempo impegnano la Polizia di Stato coadiuvata dal servizio veterinario locale ed in collaborazione con il corpo di vigilanza del Parco dei Nebrodi.
Nessuna autorizzazione per la produzione di prodotti lattiero caseari né tantomeno per la transumanza o macellazione. L’allevatore che gestiva il caseificio di fortuna teneva inoltre nella struttura sei bovini privi di sistema identificativo e mai sottoposti a controlli sanitari, potenziali provento di abigeato.
I poliziotti hanno trovato poi 15 provette per prelievi ematici, generalmente in uso al servizio veterinario, 32 aghi da provetta, farmaci veterinari ed antibiotici senza alcuna prescrizione medica, boli endo-ruminali e marche auricolari.
Sequestrate decine di fascine da ricotta e formaggio in genere, nonché tutti gli utensili usati per l’attività casearia.
L’allevatore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di macellazione di animali, produzione e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o locali riconosciuti, ricettazione, impiego per la preparazione di alimenti di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e detenzione di sostanze alimentari pericolose per la salute.
Effettuati prelievi di latte al fine di sottoporre i campioni ad analisi batteriologiche per la ricerca di brucellosi ed eventuali altri contaminanti batterici.