Nel pomeriggio di ieri al 113 è giunta la richiesta di aiuto da parte di una donna che a stento è riuscita ad indicare la via dell’abitazione in cui era in atto una feroce aggressione nei suoi confronti e ai danni del figlio, staccando poi subito la chiamata.
Gli agenti in servizio presso la sala operativa, dalla disperazione della donna, hanno capito che era necessario intervenire celermente inviando nella zona due Volanti. I poliziotti, subito sul posto, hanno iniziato le ricerche dell’abitazione individuando una donna ed un ragazzo che chiedevano aiuto in strada e presentavano numerose ferite al volto.
Alla vista degli agenti la donna e suo figlio ventenne, si sono avvicinati, raggiunti subito dopo da un altro uomo quarantenne che ha iniziato ad inveire contro i poliziotti con offese e minacce di morte fino a quando lo stesso si è avventato contro di loro colpendoli con calci e pugni. i poliziotti sono riusciti a bloccare e ad arrestare gli aggressori: si tratta di Gaetano Motes, 60enne ragusano, e di Rosario Tumino, 40 anni, pure lui di Ragusa. Entrambi sono accusati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. L´allarme era stato lanciato dalla stessa donna con una telefonata al 113. Dopo le manette ai due energumeni, madre e figlio sono stati portati al pronto soccorso e giudicati guaribili con prognosi di 20 e 10 giorni per le ferite al volto e alle braccia. Dalla denuncia presentata dalla donna e da suo figlio è emersa una situazione familiare fatta di soprusi e violenze che perdurava da tempo dopo 30 anni di matrimonio. Le violenze erano continuate fino a quando la donna aveva deciso di separarsi dal marito che però era rimasto nella casa coniugale in assenza di altre alternative.