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Truffe: falsi braccianti agricoli, 64 indagati, 15 sono titolari di aziende

Una truffa di oltre 3.120 euro ai danni dell’Inps e’ stata scoperta dalla Guardia di finanza di SIRACUSA, che ha notificato un avviso di conclusione indagini a due titolari di studi commerciali, tre loro collaboratori, 15 titolari di aziende agricole e 44 falsi braccianti agricoli, tutti indagati per truffa in concorso. Le giornate lavorative, comunicate ma mai effettuate, in totale 94.726, hanno generato indennita’ previdenziali e assistenziali per oltre 3 milioni di euro.

L’importo si riferisce ad indennita’ di malattia, maternita’ e disoccupazione, che sarebbero state indebitamente percepite negli anni con il concorso e la compiacenza dei titolari delle aziende agricole e degli studi commerciali. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Paolo Giordano e dirette dal sostituto procuratore Andrea Palmieri, alle quali hanno collaborato ispettori dell’Inps, sono durate dal 2013 al 2017 ed hanno fatto emergere un collaudato e consolidato sodalizio criminale operante a Rosolini e Pachino. Gli studi commerciali, secondo quanto accertato, avrebbero tratto in inganno l’Inps comunicando la fittizia instaurazione di rapporto di lavoro subordinato quale bracciante agricolo presso imprese – in alcuni casi inconsapevoli di tale operazione e in altri consapevoli. E’ emerso in alcuni casi che molti degli indagati, appartenenti alla cosiddetta comunita’ dei ‘caminanti’ di Noto, pur risultando formalmente al lavoro in aziende agricole di Rosolini o Pachino, venivano controllati dalle Forze di Polizia del Centro e del Nord Italia. I falsi braccianti, che di fatto non avevano mai prestato alcuna giornata lavorativa, con questo illecito modus operandi avevano anche costruito una posizione contributiva che in futuro avrebbe consentito loro di percepire la pensione.