Una sorpresa piacevole per molti ma che potrebbe suscitare perplessità il grande dipinto che artisti di grande fede sancalogerina stanno dipingendo e costruendo, tessera dopo tessera, sulla scalinata che porta al santuario di San Calò.
Un’opera d’arte lunga una decina di metri per cinque che raffigura l’effigie di San Calò e una cerva multicolore.
Stasera gli artisti sancalogerini stanno ultimando i ritocchi e già domani l’opera sarà completa. Dicevamo qualche perplessità perché ai lati del dipinto rimane uno spazio un po’ angusto per far passare il fercolo del santo, a meno che i portatori non lo faranno più volteggiare sulla scalinata con quei movimenti avanti-indietro che destavano preoccupazione per l’incolumità degli stessi portatori.
Una giovane delle pittrici alla quale ci siamo rivolti ci conferma che tutto è stato previsto e che il fercolo passerà tranquillamente su uno dei lati della scalinata lasciata libera.
Tutto da vedere quest’anno come saranno accolte le restrizioni che la Chiesa ha predisposto con il divieto di abbracci alla statua di San Calò che insieme al lancio dei pani ha sminuito tradizioni che prima erano permesse (o tollerate?).
Chissà se quest’anno sarà compromessa o prenderà altre vie quella che in molti chiamavamo “la breve resurrezione felice del popolo di San Calò”.
Ma San Calò ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Foto di Diego Romeo