CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il tessuto produttivo di questo paese deve aiutare la politica a fare programmazione. Se si riesce ad avere una visione di paese che possa essere per i prossimi 20, 30 o 50 anni, abbiamo il dovere di programmare per le generazioni future. Non è solo un discorso di sostenibilità, ma anche di mentalità e di testa. Dobbiamo ritrovare la passione dei nostri nonni che sono ripartiti dopo un conflitto mondiale. Ho fiducia”. Così la vice ministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, chiudendo al Forte Village di Santa Margherita di Pula la tre giorni di Linkontro, manifestazione organizzata da NielsenIQ Italia e dedicata alla comunità del largo consumo, in cui si è analizzato lo stato dell’arte dell’imprenditoria italiana in tempi di crisi e pandemia. Presenti al convegno di chiusura numerosi rappresentanti e manager di importanti aziende impegnate ad affrontare una fase di grosse mutazioni. “Dobbiamo comprendere quanto stiamo cambiando e come cambieranno gli scenari nei prossimi dieci anni”, ha sottolineato Francesco Pugliese, presidente di GS1 Italy e amministratore delegato di Conad, intervenuto alla tavola rotonda moderata dal giornalista Beppe Severgnini.
“Bisogna avere un pensiero lungo – ha ricordato Marco Pedroni presidente ADM – e fare qualcosa per sostenere la parte più debole della società”.
Tanto lavoro al centro degli interventi, ma anche le questioni legate alla fiscalità e alla sostenibilità: “Dobbiamo ridare potere d’acquisto alle famiglie, per esempio iniziando a tagliare il cuneo fiscale per i redditi sotto i 50mila euro”, è la proposta lanciata da Alessandro D’Este, presidente IBC, mentre per il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, “pandemia e guerra stanno distogliendo l’attenzione dal tema della sostenibilità, facendoci fare anche qualche passo indietro come per la riattivazione delle centrali a carbone”.
E poi ancora un focus sulla leadership nel mondo del lavoro con il contributo di Beatrice Bauer, esperta dell’Università Bocconi che ha posto l’accento sulla necessità di avere “aziende che sappiano ascoltare i propri dipendenti, soprattutto i più giovani”.
Importante inoltre il ruolo della distribuzione e del retail nei consumi, affrontato nel corso di una tavola rotonda con Carlo Montalbetti di Comieco, Giovanni D’Alessandro di Basko e Renzo Sartori di Number 1 e Assologistica. Un programma ricco, aperto da un meticoloso studio di NielsenIQ presentato da Debora Costi e Marco Pellicci relativo ai dati aggiornati sui nuovi comportamenti d’acquisto e sulle modalità delle famiglie italiane come risposta alla crisi e all’inflazione in atto.
Dai dati emerge come fra 10 anni in Italia ci saranno 2 milioni in meno di individui e la fascia di età prevalente sarà quella fra i 55-70 anni.
Si amplia la forbice della disuguaglianza tra le famiglie italiane: nel febbraio 2022 la categoria di chi vive nell’insicurezza finanziaria pesava per il 10%, mentre a maggio quasi raddoppia e sale a quota 17%.
– foto xd4/Italpress –
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