Oggi a Naro è stato ricordato il ciclista Rosario Zappalà morto domenica scorsa in un tragico quanto incredibile incidente stradale avvenuto durante la gara “Gran fondo di Licata”.
Gli organizzatori della manifestazione hanno voluto riportare i ciclisti sui luoghi dove ha perso la vita Zappalà per tributargli un ulteriore ultimo e commosso saluto.
L’incidente, come detto, domenica scorsa, ricostruito da Grandangolo in questo modo:
Un nutrito gruppo di ciclisti qualche ora prima era partiti da Licata passando per Palma di Montechiaro e Camastra, subito dopo Naro, stavano correndo per il “Gran fondo di Licata”. La città barocca alle loro spalle e il vento in faccia sulla statale 576 di Furore in discesa verso la statale 115 per Agrigento. Rosario Zappalà non è arrivato nemmeno al Borgo La Loggia, quando dopo una curva si è ritrovato scaraventato sul parabrezza di una Fiat Palio alla guida della quale c’era un anziano uomo di Naro che aveva da poco finito i lavori in campagna. Appresso i ciclisti un’automobile dell’organizzazione della gara ciclistica e un’ambulanza privata che hnno prestato i primi soccorsi a Zappalà, riverso a terra con accanto la sua bici distrutta nello scontro.
Accanto a lui, per terra, ma ancora cosciente, anche il palermitano Salvatore Longo, trasportato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. I sanitari del nosocomio nisseno, dopo i controlli di rito hanno evidenziato solo una frattura a un’anca.
Rosario Zappalà è invece al San Giovanni di Dio di Agrigento. Qui i medici non sono tranquilli come i colleghi nisseni. I parametri vitali del catanese vanno man mano azzerandosi. La folle corsa della barella tra le corsie dell’ospedale e poi la morte, accertata quasi all’ingresso della sala operatoria.
Rosario Zappalà, 36 anni, lascia la moglie e un figlio.