Le Organizzazioni Agricole dell’area di Menfi, di Ribera e di Sciacca, Copagri, Confagricoltura, Uci, Cia, Federagri e Comitato Spontaneo, unitariamente, ritengono gli aumenti del costo della bonifica e dell’acqua per usi irrigui, adottati dal Consorzio di Bonifica ex Agrigento 3, ora accorpato al Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale, un problema insostenibile per il bilancio dei produttori, sia per gli aumenti sconsiderati degli importi, che per il criterio di retrodatazione. Per le organizzazioni professionali, i ritardi nell’affrontare radicalmente tutta la problematica dei costi nei Consorzi di Bonifica non possono ricadere sul mondo agricolo e zootecnico.
“Oggi – scrive Antonino Indelicato a nome di tutte le organizzazioni – ai nostri agricoltori non si possono chiedere aumenti del 325% del beneficio irriguo (bonifica), aumentando l’importo da 20 euro per ettaro a 85 euro ad ettaro, con decorrenza 2013. I nostri produttori oggi, per i ritardi legislativi dei vari governi che si sono succeduti dal 1995 ad oggi e anche per i danni subiti alle produzioni, agli impianti e alle strutture, a causa delle molteplici avversità atmosferiche che si sono succedute dal 2010 al 2018, non sono nelle condizioni di caricarsi di ulteriori e irrazionali costi”.
Le organizzazioni, domani giovedì 7 febbraio, alle ore 18,30, nel salone della COPAGRI di Sciacca, in Via Verdi, invitano gli agricoltori consorziati a partecipare alla riunione preparatoria per le opportune iniziative da intraprendere. Saranno presenti delegazioni di produttori ed anche i presidenti dei consigli comunali di Menfi, Ribera e Sciacca. Ai Consigli Comunali e alle Amministrazioni dei comuni interessati viene chiesto un atto politico per far pesare, nelle scelte di governo, le ragioni del mondo agricolo e zootecnico.
In sintesi, le Organizzazioni chiedono: il ritiro del ruolo emesso relativo al 2013; l’azzeramento delle differenze a saldo fino al 2016; l’azzeramento dell’aumento di 4 centesimi del costo dell’acqua per gli anni 2017 e 2018; l’azzeramento dell’aumento del beneficio irriguo fino al 2018; una valutazione razionale e obiettiva, in tempi brevi, del riordino dei consorzi di bonifica e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per il rilancio ed il riordino dei consorzi di bonifica.