“Aumenti truffa” dice il ministro Roberto Cingolani. Quindi il Governo sa tutto o appare succube di altri misteriosi “governi ombra” che decidono come e quando? I controlli chi li deve fare? O accadrà come con l’entrata in vigore dell’euro con il raddoppio dei prezzi e con i controlli vattelapesca?
“Sono quegli stessi poteri forti che vogliono il rigassificatore in una area ricca di storia, bellezza e paesaggio mozzafiato. A questo punto non resta che chiedere la gestione diretta dei servizi pubblici essenziali da parte dello Stato e mettere da parte le sanguisughe che hanno ridotto il potere d’acquisto dei lavoratori a meno del 50% com’è accaduto per l’euro”.
Secondo recentissimi sondaggi il partito degli astenuti è sempre più forte, siamo al 45%. Vien da pensare che votino sempre i soliti noti.
“Si, la gente non va più a votare con gravi danni per il Paese e la democrazia. A voler pensare male è tutto dovuto al modo di fare politica che allontana il cittadino dai seggi elettorali. E così una minoranza del popolo sovrano, suddivisa in tanti partiti, continua a governare la cosa pubblica con una strategia che porta i poteri economici forti a gestire il bilancio statale con riflessi anche negli enti pubblici, nelle regioni e negli enti locali. Mi tornano in mente i progetti predisposti dalle imprese e finanziati dallo Stato, dalle Regioni, dai Comuni. Progetti molto utili per le imprese e di scarso interesse alla comunità. Ad esempio a chi è venuta l’idea di realizzare il rigassificatore? Allo Stato o al potere forte di turno ? In un Paese del genere si creano le grandi torte ad uso e consumo dei potenti. Come le concessioni delle Autostrade realizzate dai contribuenti e date a buon mercato ai soliti noti. Questo è il tipico motivo perché la gente onesta non partecipa più alla vita politica”.
In via Atenea (chiamata il salotto di Agrigento) e in altre strade di notevole traffico i marciapiedi sono occupati da esposizioni di frutta e verdura che tolgono spazio alla sicurezza dei cittadini ma anche contravvenendo a note disposizioni di legge sanitaria. Continua un abusivismo sottotraccia un po’ dovunque insieme alla concessione di privilegi a scapito di anziani e disabili.
“Su questo argomento ci siamo interessati in una precedente conversazione. A noi il compito di sollecitare la soluzione del problema, al Comune l’obbligo di fare rispettare la legge e i regolamenti. Se non interviene per tanti buoni motivi vuol dire che regna sovrana l’indisciplina e l’abuso”.
Il nostro litorale è sempre molto ambito. Niente alberghi (a Sciacca, si) ma un proliferare di chalet improvvisati anche sulla battigia. Si spianano nottetempo dune di sabbia con grande disappunto del sindaco, si incendiano strutture sempre con grande disappunto del sindaco.. Il far west demaniale non è così lontano.
“Il venir meno di una reale programmazione in ordine all’uso degli arenili e delle spiagge alimenta il fai da te con danni incalcolabili all’immagine della costa. Strutture primitive e senza buon gusto si sono affacciate sulle nostre spiagge in punti dove a volte il mare ne fa scempio. Allora occorre con urgenza creare un apposito comitato tra i comuni la capitaneria di Porto, il demanio, la soprintendenza per esaminare i progetti e per la concessione dell’area mettendo fine all’opera corsara di quanti di notte distruggono le spiagge e la macchia mediterranea”.
Trentatrè milioni di euro sono stati ripartiti dalla Regione ai Gal siciliani le cui dirigenze ruotano annualmente. Una vera manna tutta da capire e indagare visto come è ridotta la nostra agricoltura.
“Si, una vera manna che rimane tutta da capire sul piano operativo e funzionale. A giorni il Distretto turistico sarà presente a Milano alla Bit per promuovere la costa del Mito. È una occasione importante per la promozione della costa che alcuni poteri (Enel) vogliono utilizzare per il Rigassificatore. Contro il sacro del Mito e con l’offesa al paesaggio. Solo in Italia possono accadere siffatti scontri tra la bellezza del Mito e la bruttezza di un impianto ad alto rischio”.
All’ultimora arriva la proposta del sindaco di Porto Empedocle, Martello, di indire un referendum per il rigassificatore. Ottima proposta che però, ti vorrei far notare, ne richiama altre e cioè chiedersi (come ha fatto il sociologo Orsini per Napoli) quanto le nostre città siano” inferiori moralmente” e quanto “superiori intellettualmente”. Non tutte le Ucraine e i rigassificatori vengono per nuocere e un bel dibattito sul rettilario della propaganda e dell’informazione sindacale sarebbe proficua per tutti. Intanto cosa possiamo dire al sindaco Martello?
“Caro Martello, il futuro di Agrigento è nelle mani dell’incudine di chi ritiene che un’opera vale la vita e il futuro di una popolazione. Prima ancora di promuovere il referendum chieda consiglio ai suoi omologhi di Milazzo, Priolo, Gela, Taranto, Melilli, Augusta… se il giuoco vale la candela. Intanto per rispetto di chi lotta per la salvaguardia anche delle sue spiagge dica se è favorevole o contrario al rigassificatore. Se fossi io il Sindaco proporrei a Starace di realizzarlo alla foce del fiume Tevere in quanto cittadino di Roma. Prenda posizione e non si faccia coinvolgere in un’opera che la storia condannerà per il grave torto arrecato alla spiaggia empedoclina, ai luoghi pirandelliani, alla Scala dei turchi, alla Valle dei Templi, alla balneazione, ai collegamenti con le isole Pelagie e con il mondo croceristico. Scelga e non faccia il Pilato di turno”.