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Enzo Di Natali indaga su bioetica e letteratura

Come teologo da anni, ormai, i suoi studi interessano il campo della bioetica.  Con questa sua ultima ricerca si è aggiunto un altro campo di indagine, quello dei riferimenti letterari. A quali conclusioni è pervenuto?

“Oggi è facile, aprendo facebook, leggere le opinioni di tante persone anche su argomenti abbastanza delicati, come quelli che riguardano l’inizio della vita umana o l’eutanasia, l’accanimento terapeutico o l’uso dell’energia atomica, e ognuno sente il dovere di dire la propria. Su questi argomenti delicati cosa hanno detto gli Scrittori e i Poeti sia italiani che stranieri? Ad esempio, l’uso dell’energia atomica, oggi un argomento che ci spaventa. Questo nostro libro desidera ascoltare il pensiero di personalità che, nel buio fitto in cui ci troviamo, possono dare una risposta, perché il letterato, attento osservatore, profondo riflessivo, intuisce una verità, che noi definiamo letteraria, che gli consente di creare, nella sua libertà artistica, un’opera che sia un romanzo o una poesia”.

La politica oggi manca di visione profetica, ma almeno in letteratura come va la “profezia”?

“Spesso il letterato, intuendo, diventa una figura profetica che annunzia tutto quanto nel tempo si potrà verificare, tanto che il suo pensiero è considerato sempre attuale, nonostante la produzione letteraria appartenga al passato”.

In questo libro, presumiamo ci siano le ricerche approfondite  e pubblicate sulla rivista da lei fondata “Oltre il muro”

“Questa pubblicazione è il risultato di una nostra singolare esperienza. L’amore per la Letteratura, nel primo decennio degli anni 2000, ci ha indotto a fondare una rivista di Letteratura e Teologia: Oltre il Muro, la cui esperienza, ancora in corso, s’è resa visibile pubblicando diversi numeri. In questi anni, abbiamo studiato Autori, soprattutto quelli più noti della letteratura, attraverso la competenza letteraria, filosofica, teologica e bioetica, e ci siamo accorti, con una certa sorpresa, che non sono stati pochi coloro che, trattando temi di bioetica, hanno anticipato o confermato l’insegnamento del Magistero della Chiesa su diversi temi etici che riguardano l’etica d’inizio e fine vita. Questo risultato  è  sorprendente, considerato che la maggior parte di questi Autori sono laici, nel senso che non hanno fatto una dichiarazione di fede, o addirittura atei, ad esempio Oriana Fallaci, una donna culturalmente onesta che si spese per la vita contro le multinazionali”.

Oltre a Oriana Fallaci quali altri “insospettabili” autori ha indagato?

“L’elenco degli Autori da noi qui studiati sono Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello, Oriana Fallaci, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Pascoli, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, K. Ishiguro,  Elsa Morante, Hesse, Tolkien insieme  un nostro personale contributo che  necessita, ovviamente, di essere integrato con altre ricerche su altri Autori. Degli Autori sopra menzionati tre hanno ricevuto il Premio Nobel. E non è cosa da poco. Per chi studia l’etica insegnata dal Magistero della Chiesa, esperta in umanità, come ebbe a dire Paolo VI, sapere che questo pensiero è stato anticipato o confermato, anche da Premi Nobel di formazione culturale laica, è un punto di forza non indifferente”.

Quindi ci sarà molto da dibattere e conoscere

“Mi auguro di si. Con questa pubblicazione, noi abbiamo voluto offrire uno strumento che possa favorire il dialogo quando vengono trattati temi di bioetica tra le diverse correnti culturali. Nelle diverse sezioni, dopo aver illustrato il pensiero di ogni autore, abbiamo ritenuto soffermare la nostra attenzione sull’insegnamento del Magistero della Chiesa”.