La vecchia e ricca signora Skrof viene trovata morta nel suo letto in un tranquillo quartiere di Helsinki.
Il gas esce ancora dal fornello spento quando la porta dell’appartamento viene sfondata: un banale incidente. Ma perché il cane ha gli occhi sbarrati? È da quello strano dettaglio che il commissario Palmu inizia a indagare, convinto di aver trovato l’inevitabile errore che compie sempre l’assassino. E uno alla volta entrano in scena i tanti personaggi in qualche modo legati alla vedova, o meglio, al suo cospicuo patrimonio e ai suoi mutevoli testamenti: Mustapää, l’avido reverendo della Comunità di Betlemme dall’equivoco passato, l’avvocato Lanne, che dell’avara signora cura lasciti e interessi, Kirsti Skrof, la figliastra fuggita di casa per sottrarsi al matrimonio imposto, Lankela, il seducente e scapestrato nipote aviatore e il suo inseparabile amico, il pittore surrealista Kuurna, che fa della bizzarria la carta da visita della sua aristocratica diversità.
Tutti hanno un segreto da nascondere; tutti hanno una parte da recitare. Tutti hanno un alibi da inventare. La trama si presenta come un enigma che vede impegnati nella risoluzione l’ispettore Palmu e un giovane appassionato di criminologia con vaghe infarinature di psicoanalisi.
Uno stile fresco e scorrevole; una trama interessante con simpatici protagonisti.
Godibile. Buona Lettura!