Sui referendum tutto tace. Rimane il sospetto che non ci credano più neanche i promotori.
“Si, hai ragione. Il silenzio sovrasta la campagna referendaria. Le stesse forze politiche che si erano impegnate alla raccolta delle firme segnano il passo. Ormai i referendum hanno perduto la loro funzione costituzionale di abrogare o meno una legge. Da qui il disamore degli elettori a recarsi nei seggi. I promotori del referendum non hanno più l’impeto di giocarsi la partita e di scendere in campo. Da qui la consapevolezza gattopardiana di cambiare tutto per non cambiare niente. Comunque staremo a vedere l’esito”.
Tra le iniziative culturali agrigentine sembrano dominare i concerti canori (simil-oceanici) di vecchie star spompate al nord e in cerca di consolazione botteghina al sud. A questo proposito l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha espressamente dichiarato di temere per il diffondersi dei virus (scimmia compresa). Come si affronterà questo diffuso timore?
“Le manifestazioni estive con il Covid dietro l’angolo saranno un problema serio soprattutto in autunno dove il fenomeno assumerà un valore preoccupante in ordine ai ricoveri. Occorre, seppure trattandosi di avvenimenti artistici all’aperto, di prevenire ogni eventuale contatto e di mantenere una distanza. E questo a tutela della propria salute. Un pizzico di attenzione farà bene ai tantissimi spettatori che potranno godere in sicurezza lo spettacolo dei grandi eventi artistici”.
Oggi il servizio sanitario nazionale ha bisogno di revisione e correzione visto che serve più ai ricchi che ai poveri. L’emergenza Covid dovrebbe insegnarci qualcosa.
“È vero. Ormai il Servizio sanitario nazionale non risponde più ai principi dettati dalla legge. Le lunghe liste d’attesa interessano quasi sempre i ceti più deboli, i quali non dispongono di adeguate risorse finanziarie. In poche parole per usufruire del servizio sanitario dovranno attendere mesi e mesi, con grave nocumento per la salute. Per le persone agiate nessun problema basta recarsi negli studi privati degli stessi medici ospedalieri e risolvere il problema. Da qui la forte disparità tra gli ammalati. Inoltre, per non sottostare alle lunghe liste d’attesa, c’è l’opportunità di ricorrere alle cosiddette visite intramoenia con guadagno per il medico ospedaliero e per l’Azienda sanitaria. Allora dove sta lo spirito del Servizio sanitario? Sembra che la riforma sia stata fatta per i medici ospedalieri che come Romolo e Remo succhiano il latte sia attraverso gli studi privati che con la prestazione intramoenia. La soluzione per rendere il servizio sanitario efficiente ed abbattere liste di attesa è quella di non consentire a medici ospedalieri la libera professione nel rispetto delle proprie prerogative ovvero di poter scegliere liberamente il servizio in ospedale o svolgere quello in uno studio privato”.
In Europa è stato deciso mentre in Italia si tentenna vergognosamente sui salari e addirittura si va contro il reddito di cittadinanza.. Siamo diventati fin troppo “rasputiniani”?
“L’Italia è uno dei pochi Paesi che non ha ancora adottato il salario minimo. Questo dimostra quanto sia difficile schierarsi con la parte più debole del Paese, dove da sempre la Confindustria ha in testa altri disegni a discapito dei lavoratori. Il provvedimento si rende necessario alla luce di una grave situazione economico-finanziaria. Le parti sociali aspettano che il Governo affronti il problema per assicurare una crescita dei salari e difendere il potere d’acquisto. La rincorsa dei prezzi di prima necessità colpisce maggiormente i salari troppo bassi. Da qui la necessità di risolvere la questione del salario minimo anche se la Confindustria ne è contraria in quanto auspica da parte del Governo la riduzione del cuneo fiscale. La questione è ormai nelle mani del Governo che per decidere dovrà convocare le parti sociali”.
Dall’Europa è stato bocciato il “piano rifiuti” approntato dalla Regione Sicilia. Dove sono andate a finire le “menti raffinatissime”?
“La Sicilia ancora una volta ha mancato l’obiettivo primario ovvero quello di attingere ai fondi europei destinati questa volta al piano dei rifiuti. Questo è l’esempio di una regione allo sbaraglio priva di menti eccelse sul piano della progettazione di opere importanti per il suo sviluppo. Le menti sono tutte rivolte alla spesa corrente dove i rapaci continuano a volare liberamente nel cielo di Sicilia”.
Pare che solo l’assessore Marco Zambuto sia intervenuto come rappresentate regionale alla festa dei carabinieri. Una scelta molta cauta visto che Zambuto ha sconvolto il suo profilo politico per il silenzio sul rigassificatore contro cui, da sindaco di Agrigento, avevo promosso un referendum. In mancanza di risposte al silenzio dovremo ricorrere (ieri come oggi) al vecchio refrain del sistema demo-pluto-massonico?
“È vero, non c’erano i parlamentari. A rappresentarli però c’era un assessore di lungo corso. In verità nessuno ha sentito la loro mancanza e la festa dell’Arma ha avuto regolare svolgimento. In poche parole i rappresentanti del popolo sovrano hanno perduto una bella occasione per essere al centro della scena. Probabilmente la cornice creata dai carabinieri non era di loro gradimento”.