Il decreto-legge sui vaccini, fortemente voluto dal Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, stabilisce l’obbligo di copertura vaccinale per accedere ad asili nido, scuole materne, elementari, medie e primi due anni delle superiori. Le vaccinazioni obbligatorie sono dieci: antipoliomelitica, antitetanica, antidifterica e antiepatite B sono state aggiunte antivaricella, antipertosse, antiHaemophilus influenzae b, antimorbillo, antirosolia e antiparotite. Altri quattro vaccini sono poi raccomandati, e offerti gratuitamente, e riguardano le vaccinazioni antimeningococcica C e B, antipneumococcica e antirotavirus.
Ma ormai con l’arrivo del nuovo anno scolastico, i genitori si ritrovano a fare i conti con la nuova legge in vigore che obbliga gli alunni alla vaccinazione. In Sicilia, da una stima effettuata dal Dasoe, l’osservatorio epidemiologico della Regione, risulta che sono 191 mila bambini da vaccinare, solo ad Agrigento sono 9.888. Per questo Asp e Ufficio Scolastico Regionale si sono riuniti in un vertice al quale hanno preso parte, oltre al dirigente generale Salvatore Giglione e al dirigente del Servizio di Igiene pubblica Mario Palermo, i direttori dei dipartimenti di prevenzione, i direttori dei servizi di epidemiologia e profilassi delle Asp siciliane, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Maurizio Gentile, per comprendere al meglio quali misure adottare per richiedere le certificazioni vaccinali.
In proposito abbiamo incontrato il responsabile del servizio Prevenzione dell’Asp di Agrigento, Gaetano Geraci, il quale c’ha spiegato che: “In una prima fase, per i bambini dai 3 ai 5 anni, i genitori potranno presentare un autocertificazione, al fine di certificare lo stato vaccinale dei propri figli, poi sarà l’Ufficio scolastico regionale che si occuperà di inviare a tutte le Asp dell’Isola, entro il 5 settembre, gli elenchi degli studenti iscritti in tutte le scuole, con l’indicazione di nomi e cognomi, codice fiscale, data di nascita, residenza, indirizzo degli studenti e recapiti telefonici delle famiglie. Successivamente l’Asp verificherà gli elenchi, incrociando i dati per via informatica. Chi non è in regola, sarà convocato per la proposta della vaccinazione. In caso di mancata presentazione per l’appuntamento, scatterà la visita domiciliare prima di procedere con le sanzioni amministrative.”
Dunque per effettuare le vaccinazioni basta recarsi nei centri di vaccinazioni, e nell’Agrigentino ci sono 30 centri, praticamente in ogni Comune. E per rendere tutto più chiaro sia per le scuole che per gli altri operatori dell’azienda sanitaria provinciale, il dottore Geraci, dichiara: “La vaccinazione è qualcosa di consapevole, noi abbiamo formato degli operatori, per chiarire qualsiasi dubbio sulle vaccinazioni, e cercheremo di fronteggiare la situazione nonostante le carenze di personale. Per questo motivo chiederemo al nuovo commissario del personale aggiuntivo per sopperire alle richieste, soprattutto in questi giorni che abbiamo tante richieste, e c’è molto interessamento da parte della popolazione”.
Superata questa fase, si deve passare a regolare i rapporti con il mondo scolastico perché dovranno essere vaccinati sia gli insegnanti che il personale sanitario.