Luigi e Giuseppe Bracco
Sentenza, ieri, del Tribunale di Agrigento, a carico di Luigi e Giuseppe Bracco, rispettivamente di 59 anni e 30 anni, padre e figlio, imputati per il tentato omicidio nei confronti dell’ex genero/ cognato, Epifanio Cammarata, avvenuto nel novembre del 2014 e per porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico. Il fatto avvenne nelle campagne di Palma di Montechiaro.
I giudici della prima sezione penale, presidente Luisa Turco, hanno inflitto 6 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno ai due palmesi.
Giuseppe. Cammarata fu ferito a colpi di pistola ad una mano mentre si trovava all’interno della sua Mercedes in contrada Cippolina, a Palma di Montechiaro. Il movente è da ricercarsi in un contesto di controversie di natura familiare, così come illustrato dal pm Cinque durante la requisitoria, venendosi a configurare il tentato omicidio proprio perché si è fatto fuoco contro una persona inerme. Sembra che i due imputati non avessero visto di buon grado il matrimonio di figlia e sorella con Cammarata.
Di parere opposto la difesa – rappresentata dagli avvocati Castronovo, Scopelliti e Lo Monaco – secondo cui il reato che si sarebbe confingurato era quello di lesioni – basandosi su quanto dichiarato dai periti medici del Tribunale e della difesa – secondo cui non sono stati attinti colpi ad organi vitali.
L’arringa dell’avvocato Scopelliti si è basata su alcuni punti, soprattutto sul fatto che, secondo il difensore, Giuseppe e Luigi Bracco non volevano uccidere il Cammarata.