Il proficuo percorso scolastico, un corso di scuola guida frequentato con interesse e responsabilità, l’assenza di precedenti penali ma soprattutto l’ormai scemata esigenza cautelare. La Corte di Appello di Palermo, accogliendo la richiesta dell’avvocato Giuseppe Barba, ha revocato la misura del collocamento in comunità e la remissione in libertà di un minorenne favarese. Il giovane è stato condannato a due anni e sei mesi per tentato omicidio (insieme al fratello) seppur in concorso morale.
Il ragazzino, dunque, torna libero. La vicenda è collegata a quanto accaduto agli inizi del novembre dello scorso anno quando, dopo un litigio tra due famiglie, un quarantacinquenne venne accoltellato al petto rischiando di morire. Il più grande dei fratelli, secondo quanto ricostruito, era intervenuto in soccorso del minore che era stato minacciato per aver fatto rumore sotto casa di altri due fratelli. Il 25enne così avrebbe colpito con un coltello il 45enne che subì gravi danni e venne ricoverato in codice rosso e picchiato con una pistola scacciacani anche il secondo rivale.