Trapani

Fondazione Orestiadi, Francesca Corrao è la nuova Presidente

La nomina, del consiglio d'amministrazione della Fondazione, dopo le dimissioni di Calogero Pumilia

Pubblicato 4 ore fa

La Fondazione Orestiadi di Gibellina apre una nuova pagina con una donna Presidente, una donna alla guida del comitato scientifico ed un collegio sindacale interamente al femminile; all’unanimità il Consiglio di Amministrazione ha eletto Francesca Corrao Presidente della Fondazione.

“Non sono una presidente sola ma lavorerò con il supporto collegiale del Consiglio, della giunta esecutiva e di tutta la Fondazione, che ha al suo interno straordinari professionisti. Lavoreremo sempre in sintonia con tutti gli amici artisti e la meravigliosa squadra che ha portato il comune di Gibellina a vincere il titolo di prima Capitale dell’arte contemporanea. È la Comunita di Gibellina la vera vincitrice del titolo e lavoreremo tutti insieme per il futuro dei giovani di questo territorio”, queste le parole della neo presidente Corrao, già Presidente dal 2011 al 2013.

La nomina arriva dopo le dimissioni di Calogero Pumilia che in una nota ha voluto precisare: “non è stata la «politica» ad indurmi alle dimissioni. Semmai la politica, insieme ad una qualche capacità di interlocuzione con il governo e con tutte le forze dell’Assemblea, anche per il prestigio e la considerazione della quale posso dire di essere investito, hanno portato pochi giorni fa ad un finanziamento insperato sul bilancio della Regione. Ad indurmi a lasciare il ruolo ricoperto sono stati piccoli calcoli, banali ambizioni di alcuni componenti del consiglio di amministrazione, allettati dalla prospettiva di esercitare un protagonismo diretto senza tener conto né di capacità personali né dell’interesse e delle prospettive della Fondazione. C’è stata una modesta congiura paesana, condita da un’abbondante dose di cinismo, da una buona attitudine istrionica che ha visto alternarsi calorosi abbracci, pianterelli a roboanti attestati di stima, a falsi sorrisi che mi hanno convinto a sottrarmi a questa fiera delle ipocrisie“, dice Pumilia con tono amaro e conclude: “Per rispetto a me stesso, ad una parte importante della mia storia, per il legittimo orgoglio dei risultati che mi vengono riconosciuti, per il legame alla mia terra, per l’affetto che nutro nei confronti del personale e per la stima nelle sue capacità professionali, non posso che augurare il migliore successo a chi mi subentrerà”.

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