Il fatto non è previsto come reato. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Nicoletta Sciarratta, ha assolto l’imprenditore Giovanni Scibetta, 67 anni, di Favara, dall’accusa di aver distrutto le scritture contabili per evitare la ricostruzione patrimoniale della sua società. Un’altra contestazione, cioè quella di aver occultato ricavi per circa 900 mila euro al fine di evadere le tasse, è intervenuta la prescrizione.
L’imputato, difeso dall’avvocato Emilio Dejoma, era finito a processo in qualità di liquidatore della ditta “F.lli Scibetta S.r.l.”, società che si occupava della vendita all’ingrosso di bevande. Secondo l’impianto accusatorio, l’imprenditore avrebbe omesso di presentare entro i termini stabiliti dalla legge le dichiarazioni al fine di evadere le tasse.