Politica

Siccità, il sindaco di Ribera: “Quest’anno compromesso il 50% degli aranceti”

“La nostra produzione d’eccellenza è stata compromessa, abbiamo perduto almeno la metà del raccolto ordinario”. Lo dice il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo a proposito delle conseguenze che, nel 2024, la siccità ha causato nei confronti dell’arancia, prodotto che caratterizza il territorio riberese grazie anche al riconoscimento di un marchio Dop e alla presenza di un consorzio di tutela, che associa le imprese agricole. “Le due irrigazioni di emergenza – aggiunge il primo cittadino -, che sono state accordate dalla cabina di regia al culmine di numerose richieste, forse hanno salvato gli impianti. Ma sugli alberi i frutti superstiti non sono più grandi di palline da ping pong, dunque non commercializzabili”.

Il sindaco di Ribera pensa al futuro: “Bisogna sin da oggi salvare la prossima stagione, e oltre al progetto di recupero delle fluenze del fiume Sosio-Verdura da destinare, per adduzione, al serbatoio della diga Castello, confidiamo che la Regione ripristini anche l’impianto di sollevamento di Poggiodiana, realizzato venticinque anni fa ma poi distrutto dai vandali, e riattivi la ‘bretella’ che, dalla diga Gammauta, e senza bisogno di motopompe, è in grado di travasare ulteriori volumi d’acqua sempre nella diga Castello. Per fare questo, tuttavia – conclude Ruvolo – è necessario che Enel sospenda per un periodo la produzione di energia dalla centrale idroelettrica di Gammauta, al fine di permettere all’invaso di immagazzinare quanta più risorsa idrica possibile”.