“Per la realizzazione dei termovalorizzatori occorreva che la Sicilia fosse dotata di un piano rifiuti: oggi, dopo un lungo iter e tanta attività, lo abbiamo adottato. Da domani si passa alla fase concreta: progettazione, realizzazione, gestione e chiusura delle discariche”. A dirlo è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, dopo l’ok della Giunta regionale al Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia, che prevede due termovalorizzatori (uno a Palermo e uno a Catania), 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Tra gli obiettivi del piano ci sono il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.