“Le Terme di Sciacca rappresentano l’emblema della gestione politica della cosa pubblica da parte del Governo Musumeci.”
Lo afferma Cateno De Luca, leader del movimento Sud chiama Nord e candidato alla presidenza della Regione Siciliana, oggi a Sciacca per il suo tour elettorale.
“La giunta regionale, afferma De Luca, ha impiegato ben cinque anni per deliberare il recupero delle storiche terme. Musumeci annuncia trionfalmente pochi giorni fa che ” è stata formalmente presentata la manifestazione d’interesse da parte della Regione Siciliana affinché le Terme di Sciacca e le Terme di Acireale possano partecipare al Fondo immobiliare per la valorizzazione, la competitività e la tutela del patrimonio ricettivo.”L’ennesimo spot elettorale che arriva dopo oltre sette anni dalla chiusura del complesso termale e del totale immobilismo e che mette praticamente in vendita la struttura ad un fondo che ne può disporre a piacimento senza che la Regione Siciliana possa più contrattualizzare nulla in termini di sviluppo e posti di lavoro.La Regione Siciliana, dopo diversi avvisi e manifestazioni d’interesse andate deserte ha sostanzialmente deciso di svendere le Terme di Sciacca (e di Acireale) ai privati (perché poi saranno privati ad acquistare) che con fondi pubblici ne disporranno l’uso che vogliono senza investire un euro. Ovviamente tutto questo sempre ché non venga esclusa l’istanza delle Regione Siciliana a causa di strafalcioni e documentazione incompleta, considerando la propensione del Governo Musumeci nel perdere occasioni PNRR come accaduto per le risorse sulle acque.
Le solite operazioni di speculazione monetaria, conclude De Luca, alle quali ci ha abituato Armao, lui che da assessore, o da avvocato libero professionista, propone e dispone dai tempi dei bandi per i termovalorizzatori dell’era Cuffaro (vedi Casteltermini) ai giorni nostri.”
Il giorno prima, De Luca, comiziando ad Agrigento, ha affermato: «I bilanci della Sicilia sono falsi. Non temo smentita».
Il tema dei bilanci e la necessità di avviare un’operazione verità al centro del comizio in piazza Cavour.
«Il nostro terzo comandamento programmatico – ha spiegato Cateno De Luca – prevede una “Sicilia con le carte in regola” come diceva Piersanti Mattarella. Perché al momento l’amministrazione regionale fa acqua da tutte le parti a cominciare dai bilanci non approvati per tempo. Una condizione che rimanda al continuo ricorso alle procedure di emergenza per assolvere a quelli che sono e che dovrebbero essere gli strumenti ordinari di una buona gestione finanziaria dell’Isola. Noi vogliamo mettere fine a questa gestione farlocca dei conti della regione e dare stabilità al popolo dei precari. I Comuni sono costantemente in difficoltà perché la Regione continua a saccheggiare il fondo a loro destinato. Diciamo basta a tutto questo».