E’ un fiume in piena Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, arrivata oggi ad Agrigento per partecipare alla protesta contro i ritardi sulla riapertura del ponte Petrusa. La Meloni ha toccato tanti temi, dall’immigrazione, alle infrastrutture, al futuro della Sicilia.
“Da Agrigento facciamo una domanda al ministro delle Infrastrutture Delrio che, l’altro ieri, ha fatto una conferenza stampa con il candidato alla presidenza della Regione Siciliana del Pd spiegando che il Governo ha deciso di stanziare 5 miliardi di euro per le infrastrutture in Sicilia. Qui siamo davanti al viadotto Petrusa, abbattuto mesi fa durante i lavori di rifacimento della strada statale che passa qui sotto e mai ricostruito. Ad oggi non ci sono neanche i progetti per la ricostruzione eppure i disagi arrecati ai cittadini sono tantissimi”. Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una diretta Facebook da Agrigento dove ha partecipato, insieme al candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana Nello Musumeci, ad un flash mob organizzato da FdI per la ricostruzione del viadotto Petrusa. “Chiedo a Delrio: invece di fare le conferenze stampa per la campagna elettorale a Micari con i soldi dei cittadini italiani, non puo’ chiedere all’Anas di ricostruire questo viadotto e dare la possibilita’ alle famiglie di questo territorio di riavere una vita normale?”, aggiunge Meloni. “E’ un po’ ridicolo che il Pd, che e’ al governo dell’Italia dal 2011, si ricordi a due settimane dal voto di stanziare 5 miliardi di euro per le infrastrutture in Sicilia. Ed e’ anche un po’ schifoso, visto che i 5 miliardi che il Governo presenta con accanto il candidato presidente del Pd sono soldi di tutti gli italiani”. FdI, annuncia Meloni, presentera’ su questo un’interrogazione.
“In questo mio girare in lungo e in largo per l’Isola per la campagna elettorale – ha aggiunto Nello Musumeci -, mi sono reso conto di una realta’ assolutamente disarmante. Non potete immaginare quante strade statali siano inaccessibili soprattutto nell’Agrigentino, nel Nisseno e nell’Ennese. C’e’ una realta’ che non regge il confronto neanche con la campagna. E allora l’Anas cosa vuole fare con la grande viabilita’? Pensa di utilizzare due pesi e due misure in un’Isola che ha grandi problemi di accessibilita’, soprattutto nelle aree interne?”. Il candidato a governatore del centrodestra in Sicilia ha cosi’ concluso: “Ci aspettiamo una risposta convincente e, qualora non lo fosse, apriremo un contenzioso serio. L’ho detto e lo ripeto: il futuro governo della Regione Siciliana non vuole andare a Roma con complessi di superiorita’, arroganza o rivendicazionismo sterile, ma neanche con complessi di inferiorita’. Col piattino in mano non ci va”.