Mai vista una conferenza stampa con poco più di duecento persone che rispondono all’invito e la presenza di due deputati nazionali, Capodicasa e Iacono, due consiglieri comunali, Palermo e Battaglia, il segretario provinciale del PD, Giuseppe Zambito e dulcis in fundo un sobrio e significativo drink. “ Nel corso della conferenza-aveva scritto il consigliere comunale Nello Hamel– sarà motivata la dichiarazione di autonomia che presenterò nei prossimi giorni comunicando all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale la dichiarazione di indipendenza e le dimissioni dall’attuale carica di capogruppo. Ho bisogno di ridare impulso in piena libertà alle battaglie per l’attuazione del Piano regolatore generale e per la difesa dei diritti dei cittadini tartassati da tasse e bollette esorbitanti, voglio essere libero e senza condizionamenti per avviare ogni contestazione od iniziativa che serva a tutelare le persone più fragili, voglio ritornare alla passione politica con la forza e l’impegno di sempre”. Dichiarazione che poi Hamel ci precisa scendendo nei dettagli:”E’ passato un anno nel quale io pensavo di poter dare un contributo sostanzioso per l’esperienza e la conoscenza che ho dei tanti problemi e se me lo consentite un minimo di capacità di impostare le soluzioni dei problemi stessi e l’ho dimostrato nel corso della mia vita politica. Siccome non sono stati né apprezzati, né richiesti anche se poi non è proprio questo il discorso, il problema è che se io devo vivere questa esperienza di maggioranza, devo viverla dando un segnale certo delle cose che voglio fare e come le voglio fare e spingerle per farle. Se io devo stare in maggioranza per stare fermo e non potere contestare perché sarebbe una contraddizione in termini, allora devi decidere cosa fare. La mia uscita dal gruppo e dalla maggioranza sostanzialmente è questa. Con i consiglieri della lista “Agrigento rinasce” ho un rapporto eccezionale, sono tutte persone che stimo e apprezzo. Il problema è il contesto generale, di una proposta politica che sembrava vivace esaltante forte innovativa e invece si risolve in aspetti di esteriorità che cambiano poco o nulla. Ci sono problemi fondamentali quali il PRG, i rapporti con gli utenti per quanto riguarda l’acqua, la spazzatura, l’imposizione fiscale, l’assenza di servizi, le povertà crescenti nella nostra città. Tutto questo deve essere affrontato con metodo e con costanza non in modo marginale e occasionale. Adesso voglio rischiare in prima persona.
—Per l’occasione vorrei chiederle, lei ha organizzato la conferenza stampa nell’Hotel dei Pini. A quando potremo fare una conferenza stampa nell’Hotel Africa,”nomen omen” mostro incompiuto, a due passi da qui, che potrebbe essere adibito con una ristrutturazione ad una accoglienza meno misteriosa e più controllabile, visto che ne avremo per i prossimi vent’anni con tutto quello che ne consegue?
—L’hotel Africa è una metafora della inconcludenza di alcune scelte che sono state fatte in passato. E’ una struttura bellissima che poteva essere anche un volano per l’economia e il turismo di questa zona che rimane bloccata per tutta una serie di problemi. Certo il ragionamento per l’accoglienza è importante da sviluppare, superando pregiudizi e ignoranza perché occorre rendersi conto che il futuro del nostro paese è legato forse solo alla presenza degli immigrati che fra vent’anni pagheranno con i loro contributi le pensioni dei cittadini italiani. Il tasso di crescita demografico non consente più la copertura di questi costi, dobbiamo accettare di diventare ormai un paese che apre le frontiere, che vede la formazione di una società multietnica dove non ci sono discriminazioni. Le risorse provenienti dagli immigrati diventano una grande risorsa per tutti noi. Spero che questo non sia solo un sogno ma si possa realizzare.
—Ci tolga una curiosità, perché del disastro amministrativo di Porto Empedocle non si parlava quando Firetto era sindaco e dopo la elezione agrigentina invece si è data la stura a ogni tipo di ignominia, persino da quelli che ora si candidano per gestire le sorti della città marinara? L’opinione pubblica ha vissuto tutto questo con molto sconcerto.
—Si, è una cosa strana ed è difficile da comprendere anche dal punto di vista amministrativo-tecnico. Cioè Porto Empedocle finanziariamente è molto sottoesposta, sono stati posposti tante volte pagamenti obbligatori e so che sono stati fatti investimenti con fondi propri che forse il comune non si poteva permettere. Questa realtà stranamente non è stata messa in evidenza dagli uffici finanziari , dai responsabili della città ed è esplosa solo nel momento in cui praticamente è arrivato il commissario e si sono verificate alcune circostanze che hanno evidenziate le falle che c’erano. Era complicato pensare che Porto Empedocle avesse risorse finanziarie o situazioni diverse da altri comuni quasi tutti in difficoltà.
Al segretario del PD Zambito abbiamo chiesto un suo parere sul gesto politico di Nello Hamel: “Il significato che avverto è che Hamel ha manifestato un malessere che è dovuto ad una mancata comunicazione in quest’anno di amministrazione. E’ una esigenza che avvertiamo un po’ tutti nel senso che dopo quasi un anno sappiamo come sono le situazioni di questa città, che non sono facili,ed è difficile un confronto con la città. Dovremmo uscire dalla situazione di Guelfi e Ghibellini che impazza sui social network. Oggi è il tempo della concretezza, è il tempo di affrontare i problemi seri e tutti siamo chiamati a riflettere. Sono tematiche che investono maggioranza e opposizione, un confronto aiuterebbe a trovare soluzioni. Questo confronto manca ed è un problema che dobbiamo porci tutti.”. Dello stesso avviso il deputato Angelo Capodicasa che rincara la dose:”Tutto questo ha il valore di una iniziativa politica, ovviamente,Hamel ha voluto comunicare con giornalisti e sostenitori , dare uno scossone all’attuale andamento amministrativo della città, di sicuro c’è questo, ma anche il tentativo di disegnare un progetto politico che riguarda la soluzione dei problemi che sottolinea la mancata soluzione di essi. I risvolti che potrà avere già sono preannunciati, Hamel è una persona libera, ha rilanciato la frase che si è sentita dire da un vecchio comunista nel film “Baaria” di Tornatore “La politica è bella” e credo che la politica sia bella non solo chi la vive come dovere ma anche come diritto e come piacere . Hamel non è tipo di passi indietro.”
—Il PD prenderà delle decisioni e uscirete con qualche documento?
—A breve ci sarà una riunione perché dovremmo mettere a posto gli organi dirigenti del partito, una ristrutturazione dei due circoli e quindi dare una guida e occuparsi dei problemi della città in maniera più strutturata.
Nuccia Palermo ci sottolinea nella sua dichiarazione “il distacco da quella che era la posizione iniziale di Hamel. E’ una cosa importante perché vuol dire che si sta aprendo un varco diverso, abbiamo bisogno di un consiglio comunale con voci libere e che alzino il tono della voce. Si deve cominciare a fare fatti e nell’ultimo regolamento presentato scrivo ,appunto, di cose da fare e adottare gli strumenti giusti.”