Sciacca, “Il Giovanni Paolo II è sempre in sofferenza, servono garanzie e certezze”

Vogliamo garanzie, certezze, e non provvedimenti tampone”. Si conclude così una lettera che il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha indirizzato oggi al direttore generale dell’Asp Salvatore Lucio Ficarraper sollecitare la fissazione entro i prossimi giorni, comunque non oltre la prima decade di marzo, dell’incontro già richiesto al quale prenderanno parte i sindaci delle comunità di quel territorio che continua ad avere nell’ospedale Giovanni Paolo II il proprio punto di riferimento per i servizi sanitari”. La lettera è stata indirizzata, per conoscenza, anche al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e all’assessore regionale alla Salute Baldassare Gucciardi.

Il sollecito fa seguito alla nuova riunione di sindaci e assessori del territorio che si è svolta ieri pomeriggio nella Sala Giunta del Comune  di Sciacca con al centro la questione ospedale. Presenti i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice. Presente il presidente della Commissione consiliare “Sanità” del Comune di Sciacca Salvatore Monteleone. L’incontro è stato presieduto dal sindaco Fabrizio Di Paola.

 

“La riunione – spiega il sindaco Fabrizio Di Paola nella nota – ha fatto seguito all’incontro che si è tenuto lo scorso martedì 23 febbraio, il cui esito Le è stato  comunicato con la richiesta di incontro formalizzata con nota  prot. 770 del 24/02/2016  alla quale,  ad oggi Aggiunge un appuntamento per oggi,  non abbiamo ricevuto riscontro. Sindaci ed assessori ci siamo rivisti, in presenza anche del Presidente della commissione consiliare Sanità del Comune di Sciacca, per un ulteriore momento di approfondimento e concordare le iniziative più opportune e incisive per arrestare ed invertire quello che sembra un processo di emarginazione, abbandono e declino del presidio sanitario di Sciacca. Notiamo che le attenzioni rivolte ad altre strutture dell’area orientale della provincia di Agrigento, non sono le stesse che ha questa parte della provincia. Il “Giovanni Paolo II” è sempre in sofferenza,  ora per una cosa,  ora per un’altra e con gravi problemi irrisolti, nonostante sia un presidio sanitario strategico che serve un vasto bacino di utenza che comprende anche comuni delle province di Palermo e Trapani. La recente chiusura delle sale operatorie per mancanza di anestesisti, è solo l’ultima di una serie di criticità che si sono ripetute nel tempo. Prendiamo atto del recente provvedimento di tamponare l’emergenza delle sale operatorie con l’invio di personale in mobilità dal vicino ospedale di Ribera. Ma ciò non risolve quello che è uno dei nodi cruciali: la mancanza cronica di anestesisti. Problema che si risolve immettendo con urgenza nuovo personale e non con incarichi brevi a due-tre mesi, ma con incarichi temporalmente lunghi, tali da dare continuità alla funzionalità di uno dei reparti fondamentali del nosocomio, quello di “Anestesia e Rianimazione”. La piena funzionalità di questo reparto condiziona, infatti, quella di almeno cinque altri reparti importanti dell’ospedale, branche medico-chirurgiche che necessitano degli anestesisti per interventi complessi. Il protrarsi di questo grave stato ci preoccupa, soprattutto per le future verifiche degli standard di produttività ed efficienza da cui potrebbero dipendere le sorti delle varie strutture sanitarie dell’isola con il taglio dei rami secchi”.  

Noi, come territorio, – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola – vogliamo che l’attenzione della Direzione Generale e del Governo della Regione sia massima e orientata alla soluzione definitiva dei problemi e che il presidio ospedaliero di Sciacca e  tutto il suo territorio abbiano quello che meritano, nel rispetto di una tradizione di eccellenza”.