Palermo

Siccità, Faraone in accappatoio: “Schifani Marchese del Grillo”

“Il presidente Schifani come il Marchese del Grillo, che accumula poltrone di commissario e non funziona nulla. Come il G7 senz’acqua. Ieri invece di occuparsi delle crisi e’ stato attaccato al telefono per chiedere, ad una serie di persone al servizio del padrone, di scrivere comunicati contro di me, come se mi lasciassi intimidire. In realta’ e’ solo, le persone che ha accanto lo spremono e poi lo molleranno a pochi mesi dalla scadenza del mandato”. Cosi’ il presidente dei deputati di Italia Viva Davide Faraone davanti a Palazzo D’Orleans a Palermo, durante una conferenza stampa, insieme ai colleghi di partito, in accappatoio e imbracciando taniche vuote per denunciare la crisi idrica nell’isola. “La Sicilia ha seri problemi di acqua: ci sono 60 mln di metri cubi d’acqua e – ha spiegato – lo scorso anno nello stesso periodo ce n’erano 300. Ci sono due milioni di abitanti costretti a fare ogni giorno i conti con una siccita’ che divora i raccolti e spinge gli allevatori a macellare le bestie. Ma voi credete sia normale che ad Agrigento in alcuni rioni l’acqua arrivi ogni 32 giorni? Ad Enna ogni 6 giorni? A Caltanissetta, in alcuni quartieri manca da 110 giorni! Dal 7 ottobre inizia il razionamento a Palermo e Schifani che fa? Ha messo in campo misure in piena emergenza quando i buoi erano gia’ scappati mentre avrebbero dovuto gia’ pensarci a febbraio e ora siamo nei guai. Si sono preoccupati di scavare e riattivare nuovi pozzi quando ormai eravamo in emergenza e infine ha scaricato le responsabilita’ sui comuni mentre doveva pensarci almeno prima”. “La siccita’ – ha concluso – e’ un fenomeno meteorologico, ma con governance e gestione efficiente non saremmo a questo punto. La siccita’ sta dimostrando a tutti l’arretratezza della governance pubblica e del sistema industriale del settore in Sicilia”.