Giudiziaria

La morte di Francesco Costa, i familiari chiedono di fare luce sull’incidente

Il ragazzo di appena 19 anni rimasto vittima nel tragico incidente stradale, lungo la Palermo-Agrigento

Pubblicato 3 ore fa

Saranno celebrati domani, sabato alle ore 15, nella Chiesa Madre di Misilmeri (Pa), e si attende una folla commossa, i funerali di Francesco Costa, il ragazzo di appena 19 anni, del luogo, rimasto vittima dell’ennesimo, tragico incidente stradale, occorso poco prima dell’una di notte di martedì 4 febbraio 2025 lungo la Statale 121, lo “scorrimento veloce” Palermo-Agrigento, all’altezza dello svincolo con Villabate.

Com’è tristemente noto, il giovane, che era alla guida di una Fiat Panda (in foto), si è scontrato violentemente con una Ford Fiesta condotta da C. L. S.36 anni, di Marineo (Pa), per cause al vaglio dei carabinieri della stazione di Villabate, che hanno effettuato i rilievi, e che saranno oggetto dell’inchiesta della Procura palermitana, che da prassi ha aperto un procedimento penale per ii reato di omicidio stradale in capo all’altro automobilista coinvolto, rimasto a sua volta gravemente ferito ma sopravvissuto al tremendo schianto: i familiari della vittima, per fare piena luce sui drammatici fatti, essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso il consulente personale per la Sicilia Alessio Tarantino, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Ornella Maria Cialona, del foro di Palermo.

Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, il dott. Mario Calabrese, ha convalidato il sequestro dei mezzi a cui avevano proceduto nell’immediatezza i militari dell’Arma, ma non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma di Costa, essendo evidente che il decesso è stato dovuto unicamente ai gravissimi politraumi riportati in conseguenza del sinistro, e ieri, giovedì 6 febbraio, ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura, dando così modo ai genitori e alla sorella del diciannovenne, distrutti da un dolore senza fine, di fissare data e ora dell’ultimo saluto al loro caro.

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