Messina, mafia e voto di scambio: coinvolte 35 persone, arrestati consigliere ed ex consigliere comunale

Il titolo di Repubblica prima del blitz

Una maxi operazione di polizia, condotta dalla Squadra Mobile di Messina, vede coinvolte 35 persone tra cui 26 raggiunte da ordine di custodia cautelare in carcere e 9 sottoposte agli arresti domiciliari. Coinvolto anche il consigliere comunale, in carica, Paolo David. Quest’ultimo è accusato di esser stato eletto con i voti delle cosche nelle tornate del 2012 e 2013: prima con il PD dopo con Forza Italia. Intanto la vicenda si tinge di giallo: “Repubblica” pubblica la notizia 5 ore prima del blitz. Durissimo colpo alle famiglie mafiose operanti nei quartieri Camaro – San Paolo – S.Lucia Sopra Contesse

Sequestrate poi 4 società con le quali settori commerciali leciti concorrevano al mantenimento di attività illecite.

I reati contestati vanno dall’associazione di tipo mafioso  finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona ed il patrimonio, tra cui estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all’acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche, di appalti e di servizi.

Le indagini della Polizia hanno fatto emergere delle “aderenze con le cosche mafiose di personaggi del mondo politico locale“, che “ostacolavano il libero esercizio del diritto di voto per le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali che vanno dall’ottobre 2012 al giugno 2013″. Coinvolto anche un consigliere comunale in carica, Paolo David, già interessato dalla vicenda “Gettonopoli”. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Messina, Maria Teresa Arena, su richiesta dei Sostituti Procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia, Liliana Todaro e Maria Pellegrino.

C’è anche l’ex consigliere comunale Pippo Capurro, Forza Italia, oltre al consigliere in carica Paolo David, tra i 35 arrestati dell’operazione Matassa. E’ tra i nove che hanno ottenuto i domiciliari

Ecco l’elenco completo: Arresti in carcere:

Carmelo Ventura, Andrea De Francesco, Lorenzo Guarnera, Salvatore Mangano, Albino Misiti, Giovanni Moschitta, Adelfio Perticari, Domenico Trentin, Giovanni Ventura, Santi Ferrante, Salvatore Pulio, Fortunato Cirillo, Gaetano Nostro, Raimondo Messina, Giuseppe Cambria Scimone, Giovanni Celona, Francesco Foti, Francesco Giacoppo, Angelo Pernicone, Giuseppe Pernicone, Luca Siracusano, Pietro Santapaola, Paolo David, Pietro Costa, Fortunato Magazzù, Francesco Tamburella. Ai domiciliari: Vincenza Celona, Giuseppe Capurro, Giuseppe Picarella, Baldassarre Giunti, Stefano Genovese, Carmelo Catalano, Carmelo Bombaci, Massimiliano Milo, Rocco Milo.

Le misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Messina con la collaborazione dei Commissariati della Provincia e delle Squadre Mobili di Palermo, Catania, Caltanissetta, Enna, Reggio Calabria, e Vibo Valentia.