“La ‘Ndrangheta ha sostenuto la latitanza di Matteo Messina Denaro. In questo momento il suo business principale e’ soprattutto il traffico di droga. Io credo che tema moltissimo che qualcuno possa venderlo”. E’ quanto sostiene Teresa Principato, procuratore aggiunto di Palermo, intervenuta telefonicamente nel corso del programma “Gli Intoccabili”, condotto da Klaus Davi. “Stiamo ottenendo un importante successo – ha aggiunto il magistrato che coordina le indagini sul superlatitante – poiche’ il cognato di Matteo Messina Denaro ha rivelato molte cose di quel personaggio, definendolo un parassita, uno che vuole solo soldi e si disinteressa di ogni altra cosa. Ha raccontato tutta una serie di altre cose che per la famiglia sono state certamente un danno, quindi una grossa falla. Noi verifichiamo anche dalle intercettazioni, dalle indagini in corso, una grande sfiducia nei confronti di questa persona soprattutto perche’ non si manifesta lasciando il paese anche per le necessita’ piu’ urgenti, in stato di abbandono”. Quando i suoi familiari vengono arrestati “lui cambia strada completamente, non avvicina piu’ nessuno e probabilmente va all’estero. Ogni volta che arriviamo a un risultato lui si eclissa e non gliene importa niente se la sorella o il cognato, il nipote sono tutti dentro per colpa sua”. Del resto, conclude, “a gente come Messina Denaro del carcere non frega nulla tanto una volta usciti, ammesso che accada, tornano a fare le cose di prima. Sono i soldi che li fanno impazzire”.