Non esiste nessun ‘papello’ con le richieste dei boss mafiosi allo Stato. E’ quanto sostiene il generale Mario Mori proseguendo le dichiarazioni spontanee al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Era stato Massimo Ciancimino a parlare dell’esistenza del cosiddetto ‘papello’ che sarebbe stato redatto dal boss Totò Riina e consegnato ai vertici del Ros. “Questa affermazione è completamente inventata”, dice Mori. “Se Vito Ciancimino mi avesse mostrato un qualsiasi documento che, per mia deduzione, avrebbe potuto essere attribuito a esponenti mafiosi, l’avrei immediatamente sequestrato, in quanto in quel momento conseguivo il risultato che mi ripromettevo del rapporto instaurato con Ciancimino – dice Mori – che, costretto ad ammettere il suo diretto contatto con Cosa nostra, sarebbe stato poi obbligato in qualche modo a collaborare per evitare la detenzione, che scaturiva automaticamente dal possesso di quel documento”.