I carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa stanno eseguendo un provvedimento di confisca di beni per un valore di 50 milioni di euro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania, nei confronti di un mafioso condannato all’ergastolo. Il patrimonio, costituito prevalentemente da aziende di trasporto che lavorano nella Sicilia orientale, continuava ad essere amministrato, dal condannato attraverso i familiari.
I beni confiscati, che si trovano a Lentini e a Carlentini, sono riconducibili a Filadelfio Emanuele Ruggeri, appartenente al clan mafioso dei Nardo e detenuto dagli anni Novanta. Nel mirino del tribunale due terreni a Carlentini e il 100% delle imprese ‘Ruggeri Francesco’ e ‘Ruggeri Trasporti Srl’. Nel provvedimento sono finiti anche i beni delle due aziende di trasporto di ortofrutta e agrumi su gomma con sede a Lentini, che erano state sequestrate nel febbraio 2020 nell’ambito di una inchiesta della Dda di Catania: 157 motrici, 244 rimorchi, sei auto e vari conti correnti. Secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia etnea le due società erano guidate, di fatto, da Ruggeri nonostante la detenzione, attraverso i propri familiari e i prestanome. Il tutto sarebbe stato messo in atto “avvalendosi – dicono i magistrati – di modalità mafiose e garantendo così al clan, da lui gestito, ingentissimi introiti”. La Dda di Catania non ha dubbi: le due imprese “erano strumentali alle attività illecite del clan”.