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Mafia, caso Giambalvo: autosospesi 20 consiglieri a Castelvetrano

Venti consiglieri comunali di Castelvetrano aderenti ai gruppi consiliari Ncd-Ap, Udc-Ap, Indipendenti, Psi, Castelvetrano futura, Noi per Castelvetrano e Liberi e indipendenti, hanno deciso di sospendere, da subito, ogni attivita’ legata ai lavori del consiglio comunale e delle commissioni consiliari. La decisione e’ stata assunta al termine di due incontri della conferenza dei capigruppo consiliari tenutisi su sollecitazione del presidente del consiglio comunale Enzo Cafiso e del sindaco Felice Errante per discutere del caso sollevato dalla presenza, in aula, del consigliere comunale Calogero Giambalvo, arrestato nel novembre 2014 dai carabinieri nell?ambito dell?operazione antimafia ?Eden II? perche’ considerato tra i fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, assolto nel mese di dicembre 2015, tornato in liberta’ dopo 13 mesi di carcere e reintegrato nel suo ruolo di consigliere comunale lo scorso 25 gennaio. Sindaco e giunta, comunque, continueranno a operare con regolarita’. Obiettivo della scelta dei venti consiglieri comunali sui trenta presenti a Palazzo Pignatelli e’ quello di indurre Giambalvo a “un atto di responsabilita’ nei confronti della comunita’ castelvetranese”, dunque alle dimissioni. “Se anche questa iniziativa ? scrivono i consiglieri in una nota – non dovesse sortire l’effetto sperato, ossia le dimissioni di Giambalvo, siamo pronti ad assumere ulteriori e consequenziali scelte nell’esclusivo interesse della comunita’ amministrata”.