L’operazione antimafia “Icaro”, scattata il 2 dicembre scorso, ed eseguita condotta dalla Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti e dalla Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, anche in relazione con le decisioni della Suprema corte che ne ha rafforzato i contenuti, rappresenta l’ultima, in ordine di tempo, inchiesta sulle cosche mafiose agrigentine che si sono riorganizzate immediatamente dopo la cattura di Giuseppe Falsone, boss di Campobello di Licata e Gerlandino Messina, boss di Porto Empedocle.
Il quadro investigativo delineava le condotte criminose di un gruppo di mafiosi e disegnava il nuovo organigramma mafioso operante a Santa Margherita di Belice e nei centri di Montevago, Ribera, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Siculiana, Porto Empedocle, Agrigento, Favara, Campobello di Licata. Proprio nella zona belicina gli investigatori hanno individuato un gruppo di persone gravitanti nell’orbita di Pietro Campo, boss indiscusso della zona.
Ecco chi sono gli uomini ritenuti affiliati.
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