Gli avvocati di Francesco Ribisi, detenuto dal 2012 a seguito dell’operazione antimafia denominata “Nuova Cupola, chiedono la scarcerazione del proprio assistito.
Secondo la difesa, rappresentata dagli avvocati Daniela Posante e Valerio Vianello Accorretti sarebbero scaduti i termini di custodia cautelare, dopo l’annullamento con rinvio da parte della Cassazione.
Sempre secondo i difensori del palmese gli stessi hanno avuto termine lo scorso 31 ottobre. Ribisi, 34 anni, è sta condannato con l’accusa di essere stato il nuovo numero due di Cosa Nostra nella provincia di Agrigento.
La Cassazione lo scorso luglio ha disposto un nuovo processo di appello e proprio alla Suprema Corte si sono rivolti i difensori del Ribisi. Secondo la legge fra la sentenza di primo grado e quella di appello un imputato, è previsto, non può rimanere in carcere oltre i diciotto mesi, questa la motivazione addotta dai difensori del palmese.