E’ stata rinviata al 25 maggio l’udienza preliminare in cui ci sono 13 indagati per la rissa che porto’ alla morte di Aldo Naro, il giovane medico ucciso pochi giorni dopo la sua laurea in una festa in maschera alla discoteca Goa di PALERMO. Sono considerati coinvolti a vario titolo nella tragica lite e per questo accusati di rissa e favoreggiamento nelle vicende che portarono alla morte del giovane il 14 febbraio 2015. Le difese hanno chiesto un rinvio per vedere le immagini che furono registrate dalle videocamere della discoteca. Il tribunale dei minori ha condannato a dieci anni di reclusione (scontati di un terzo per il rito abbreviato) il giovane di 18 anni che avrebbe colpito a morte Naro. L’imputato aveva 17 anni quando avvenne la rissa e faceva il buttafuori, dopo essere stato reclutato nel quartiere dello Zen. Venne arrestato quattro giorni dopo il delitto. Il ragazzo avrebbe sferrato il calcio mortale alla testa di Aldo Naro durante la rissa. A quella lite, secondo l’accusa, avrebbero partecipato anche Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Antonino Basile, Carlo Salvatore Lachina, Giuliano Bonura, Giovanni Colombo, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Francesco Troia, Pietro Covello. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, e’ indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo. Stesso reato viene contestato a Francesco Meschisi, coordinatore e reclutatore dei buttafuori, sia regolari che abusivi, e Giovanni Perna, responsabile della sicurezza.