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Il clan di Villaseta, confermato sequestro di 80 mila euro allo zio del boss Capraro 

Il tribunale del Riesame di Agrigento, presieduto dal giudice Alfonso Malato, ha confermato il sequestro degli 80 mila euro rinvenuti nell’abitazione di Luigi Prinzivalli, ex venditore di frutta, zio del boss di Villaseta Pietro Capraro. I giudici hanno rigettato l’istanza dell’avvocato Teresa Alba Raguccia che chiedeva la restituzione del denaro.

L’indagato, denunciato per riciclaggio, si è sempre difeso sostenendo che quei soldi fossero il frutto di una vita di lavoro. Non sono dello stesso avviso i carabinieri che, dopo aver eseguito la maxi operazione contro le cosche, fecero scattare pochi giorni dopo alcune perquisizioni. In una di queste vennero ritrovati 80 mila euro in casa di Prinzivalli.

Per gli inquirenti sono parte dei soldi del clan. In una seconda perquisizione, invece, i militari dell’Arma trovarono un arsenale nelle campagne di Fondacazzo nella disponibilità dell’operatore ecologico Alessandro Mandracchia: una bomba a mano, pistole, munizioni e anche una mitragliatrice. L’indagato ha disconosciuto quelle armi ma il provvedimento di arresto è stato già confermato dal Riesame negli scorsi giorni.