Cinque rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, di omicidio colposo, simulazione di reato, favoreggiamento personale, abusivismo edilizio e violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Coinvolti nella vicenda Maria Grazia Cuva, 52 anni, Antonio Ferraro, 55 anni, Roberto Lauricella Donisi, 47 anni, Giovanni Garlisi, 36 anni, e Gioacchino Caracciolo, 40 anni. Secondo la Procura agrigentina, la morte sul lavoro di un operaio, Giuseppe Gioacchino Bordonaro, 52 anni, sarebbe stata nascosta allorchè Garlisi, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori relativi ad un manufatto abusivo, avrebbe raccontato ai medici dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì di avere investito col proprio furgone Bordonaro, che sarebbe stato a lavoro in nero, colto in strada a raccogliere erbacce.