Drammatica udienza in Tribunale relativa al processo per la morte di Chiara La Mendola, 24 anni, avvenuta il 30 dicembre del 2013 in un incidente stradale, in via Cavaleri Magazzeni (San Leone).
E’ì stato interrogato Ignazio La Mendola, fratello della giovane morta che ha lanciato pesanti e gravi accuse nei confronti dell’amministrazione comunale in carica nel 2013.
La Mendola ha affermato: “Io ho commesso tanti errori, sono pluripregiudicato e sto pagando il mio debito con la giustizia, ma voglio dire che mia sorella è morta per colpa di un’amministrazione distratta e inefficiente che devo pagare”.
Io sono un pluripregiudicato e sto pagando per i miei errori. Mia sorella è morta per un’amministrazione distratta e inefficiente, devono pagare anche loro”.
Ad ascoltarlo, oltre che il suo legale di fiducia, Salvatore Pennica, il giudice Giuseppe Miceli che sta celebrando il processo a carico del dirigente dell’Utc, Giuseppe Principato e del funzionario Gaspare Triassi. Ignazio La Mendola ha accusato l’ex sindaco Marco Zambuto ed altre persone a lui vicine di aver cercato di mitigare la rabbia dei parenti della vittima offrendo loro del denaro.
Zambuto, da noi raggiunto a Verona dove da tempo lavora, sta valutando insieme ai suoi legali, di adire le vie legali.
Il processo, che è stato rinviato al prossimo18 aprile, ha visto anche la deposizione del comandante dei Vigili urbani, Cosimo Antonica e della moglie di La Mendola, Letizia Mallia.