Saranno effettuati il prossimo 14 settembre, nei laboratori del Ris di Messina, una serie di accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Agrigento, sulle armi rinvenute lo scorso 13 giugno addosso a due favaresi, Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni, finiti in manette per i reati di detenzione e porto illegale di arma clandestina e munizioni e per il reato di ricettazione. Gli stessi, a seguito di un controllo stradale, sono stati trovati in possesso – rispettivamente – di una pistola “Smith e Wesson” calibro 38 special con matricola abrasa e con all’interno del tamburo 5 colpi, e di una pistola “Taurus” modello “Tracker” calibro 357 magnum con all’interno 7 cartucce. Quest’ultimo revolver risulta essere provento di furto. Calogero Bellavia, figlio di Carmelo Bellavia – ucciso nel gennaio 2015 – fu il giovane pedinato e seguito per arrivare alla cattura del boss Gerlandino Messina il 23 ottobre 2010.