Quello dell’Etna è un territorio di una bellezza unica che riesce ad esprimere, dal punto di vista vitivinicolo e non solo, un racconto straordinario delle migliori risorse della Sicilia. Nicolosi è Versante Sud, siamo tra la vetta dell’Etna e il mar Jonio, casa di Serafica Terra di Olio e Vino che dagli anni ‘50 ha iniziato un progetto di crescita familiare e imprenditoriale. Oggi l’azienda vuole raccontare questo straordinario angolo di viticoltura eroica ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa attraverso una linea di vini unici nel suo genere: “Dopo il primo spumante da Nerello Cappuccio abbiamo voluto aggiungere un altro piccolo tassello nel percorso di crescita della nostra realtà familiare – sottolinea Giuseppe Borzì, responsabile commerciale dell’azienda -. Si tratta di un vino onesto che vuole rispecchiare il terroir di provenienza, come tutti i nostri vini nati dalla continua ricerca e sperimentazione sul Versante Sud dell’Etna”. Una specializzazione produttiva, rispettosa delle pratiche agronomiche ed enologiche, che si concretizza attraverso un lavoro certosino e di prossimità teso a valorizzare un versante del vulcano ancora poco conosciuto.
Vinificato e imbottigliato integralmente dalla famiglia Serafica, così come tutti gli altri prodotti aziendali, vuole essere un racconto non solo di alta qualità che ben si inserisce nella categoria degli Orange Wine ma anche di territorio, utile a lanciare le novità che arriveranno nei prossimi mesi. Il macerato di Serafica anno 2021 e prodotto in sole 1.132 bottiglie, infatti, è l’apripista per il completamento della gamma aziendale che offrirà un racconto completo dell’apice qualitativo: “con questo vino, che costituisce davvero una chicca – racconta l’enologo Nicola Colombo – abbiamo provato ad offrire un racconto enologico nato da una macerazione di 28 giorni che si inserisce con coerenza nel completamento dell’immagine aziendale. L’Etna è un territorio che ci stupirà sempre di più”.
Frutto di una selezione di uve che hanno origine dalla vigna ad alberello piantata dal nonno a Monte Arso, un vulcano spento ai piedi dell’Etna, il vigneto ad alberello si caratterizza per la pendenza di oltre il 30 % su suolo sabbioso a 900 metri di altezza guardando il mare. Carricante per la maggior parte e poi varietà reliquia come Minnella, Insolia, Catarratto, Corinto greco, Coda di Volpe e Bianchetta, sono le uve a bacca bianca che contraddistinguono il vigneto da cui proviene il Macerato della famiglia Serafica. Macerazione a temperatura controllata per 28 giorni, il vino riposa sulle fecce nobili per 7 mesi con continui bâtonnage prima di andare in bottiglia dove è rimasto a riposare prima della sua messa in commercio avvenuta proprio al Vinitaly (dove l’azienda ha lanciato anche il nuovo sito internet https://serafica.it/ ).