“Questa è una università di serie A”. Con questa espressione, rivolta agli studenti e ai docenti dell’ateneo nell’auditorium centrale della Kore, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha concluso la sua giornata all’Università di Enna.
Faraone ha espresso la sua valutazione sintetica dopo avere visitato il nuovo polo scientifico di Ingegneria e Architettura, dove ha inaugurato il Kore Platform, sede dei laboratori di geotecnica, e “pilotato” personalmente il simulatore di volo con il professore Alaimo, presidente del corso di laurea di ingegneria aerospaziale. L’esponente di governo è rimasto poi particolarmente impressionato dai laboratori di ingegneria sismica, i più grandi d’Europa ed ha richiesto parecchie informazioni sul suo funzionamento ai ricercatori che vi lavorano. Successivamente, Faraone ha visitato il complesso della nuova Biblioteca, girando per tutti i cinque piani dell’edificio e apprezzandone particolarmente le dotazioni tecnologiche che presiedono al funzionamento in modalità self.
Dopo l’incontro con la comunità accademica in aula magna – dove si è compiaciuto della ritrovata autonomia dell’ateneo rispetto alle intrusioni della vecchia politica locale, che ha definito “piombi che non la facevano volare” – il sottosegretario ha voluto espressamente pranzare nella mensa universitaria, insieme con i vertici della Kore e gli studenti.
Faraone ha indicato nell’università di Enna un esempio di efficienza nella individuazione e nella utilizzazione dei fondi comunitari, dicendosi ammirato per i tempi di realizzazione delle grandi strutture poste a disposizione della ricerca e della qualità della didattica e sottolineando che è proprio su buone pratiche, come quelle viste ad Enna, che il governo nazionale intende puntare per il rilancio del Mezzogiorno.