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Prostituzione, donne schiave all’ombra della mafia nigeriana: tre arresti

Un giro di prostituzione straniera è stato scoperto a Ballarò.

Tre gli arresti della polizia di Stato: in manette le nigeriane Bridget Nwoko, 36 anni, Victoria Alfred, 28 anni, finite in carcere, e Mabel Joseph, 38 anni, ai domiciliari, tutte con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Una delle nigeriane arrestate
Una delle nigeriane arrestate
Una delle nigeriane arrestate

Le indagini della Seconda sezione investigativa Criminalità straniera e prostituzione della Squadra mobile di Palermo, hanno accertato che i clienti della casa di appuntamento erano soprattutto cittadini stranieri e che le ragazze vittime dello sfruttamento erano prevalentemente provenienti dalla Nigeria o da altre nazioni del continente africano.

Vi erano poi legami anche con alcuni esponenti della criminalità organizzata nigeriana dedita al reclutamento, all’introduzione clandestina e, quindi, allo sfruttamento di giovani donne. I destinatari della misura cautelare erano vicini a membri del gruppo “Black Axe”, già sottoposti a fermo nell’ambito dell’omonima operazione, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Le ragazze rimanevano “imprigionate” nelle case di prostituzione perchè subivano i ricatti delle “maman”, che non si facevano scrupoli a lucrare sulle sofferenze delle giovani donne, sottomesse al giogo dell’intimidazione e avviate alla prostituzione, così pagando il prezzo del loro arrivo clandestino in Italia.

Gli arrestati infatti, prima si adoperavano perchè le ragazze raggiungessero le nostre coste attraverso viaggi estenuanti e pericolosi, poi le tenevano legate al ricatto quotidiano, al solo scopo di speculare sull’unica attività che le prospettavano possibile: prostituirsi.