Ha ucciso la moglie con oltre 15 coltellate e poco dopo è stato arrestato dai carabinieri.
La tragedia familiare si è consumata, ieri, all’ora di pranzo in una abitazione di via Speranza, nella frazione di Nubia. La vittima è Anna Manuguerra di 60 anni, casalinga, madre di tre figli – una femmina e due maschi – di cui uno è un carabiniere. La donna lavorava saltuariamente, accudendo persone anziane.
Nella piccola contrada si spostava in sella alla sua bicicletta.
Temeva per la sua vita, Anna Manuguerra e lo aveva detto al suo legale, l’avvocato Vincenzo Maltese, che l’assisteva nel procedimento giudiziale per mettere fine ad un legame burrascoso, a causa del temperamento dell’uomo, durato 38 anni.
Nonostante la separazione arrivata di recente, la donna continuava a convivere con il marito, Antonino Madone, anche lui di 60 anni, carpentiere.
Ieri intorno alle 13, i due coniugi hanno litigato per futili motivi. L’uomo ha impugnato un coltello da cucina ed ha aggredito la consorte, sferrandole 23 fendenti. La donna – lo evidenziato le ferite riportate ad un braccio – ha tentato di parare i colpi. Ha anche cercato di fuggire, ma l’aggressore l’ha raggiunta, colpendola anche al dorso. La coltellata mortale è stato vibrata al cuore. Quando la mamma ottantenne della vittima che abita accanto alla figlia ha dato l’allarme per Anna Manuguerra ormai non c’era più niente da fare. Inutili i tentativi degli operatori del 118 per rianimarla. L’ispezione cadaverica è stata eseguita dal medico legale Saverio Urso. Subito dopo il carpentiere è stato rintracciato dai carabinieri nei pressi della Torre di Nubia e arrestato. Dopo il delitto si è recato al bar “Le saline”, sulla strada provinciale Trapani-Marsala, dove ha consumato un caffè ed ha comprato le sigarette.