Due trafficanti turchi sono stati fermati a 50 miglia a sud-est delle coste siciliane dalle unità navali del Gruppo Aeronavale di Messina e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo.
Erano su una imbarcazione a vela di circa 12 metri, con a bordo due sedicenti diportisti, che avevano sbarcato, la notte precedente, a Vendicari 70 migranti di origine pachistana.
Al momento del fermo, hanno dichiarato di essere ricchi diportisti, amanti del Mediterraneo, in giro per piacere e di aver smarrito i documenti dell’imbarcazione, nel corso di un precedente controllo delle autorità greche.
La sinergia con il Gruppo Interforze contrasto immigrazione clandestina, coordinato dalla Procura di Siracusa, ha consentito, attraverso le testimonianze dei migranti, di accertare che l’imbarcazione utilizzata per il trasporto fosse una barca a vela bianca con tendalino verde. Con i pochi elementi a disposizione, un elicottero AW 139 della Sezione Aerea di Manovra della Guardia di finanza di Catania, ha iniziato il pattugliamento lungo le direttrici di rientro verso la Turchia, individuando l’imbarcazione a 38 miglia da Capo Passero, quando oramai l’autonomia stava per esaurirsi. Sentendosi individuati, gli scafisti hanno cambiato la rotta per far perdere le proprie tracce.
Solo un successivo volo del mezzo aereo ha consentito di rintracciare nuovamente l’imbarcazione e orientare le unità navali.
Il pattugliatore veloce del Gruppo aeronavale di Messina, seguito da una vedetta del Reparto Operativo aeronavale di Palermo, ha raggiunto e abbordato l’imbarcazione a 50 miglia dalla Sicilia. Il riconoscimento degli scafisti è avvenuto da parte di migranti, grazie ad alcune fotografie scattate a bordo dell’unita’ navale ed inviate a terra per il confronto. Ottenuto il parere favorevole della procura di Siracusa, l’imbarcazione è stata condotta al porto di Augusta, dove è giunta stamane, alle 6.30.