A Favara, i Carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Agrigento guidati dal col. Micucci e del cap. Armao supportati da quelli della locale Tenenza, agli ordine del tenente Morandi, coordinati dalla Procura della Repubblica D.D.A di Palermo, hanno attuato un’operazione di polizia giudiziaria, frutto delle risultanze di un’attività info-investigativa sviluppata da alcuni mesi sullo specifico territorio, orientata specificatamente a traffici di armi e munizioni nel comprensorio di Favara.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno individuato un’altra abitazione sita alle porte di Favara, risultata riconducibile all’infermiere Amedeo Caruana, 55 enne del luogo, già arrestato in flagranza di reato nel corso di un precedente blitz il 20 Giugno u.s., procedendo successivamente alla perquisizione all’interno di tale unità abitativa.
Le operazioni di perquisizione, durate circa tre ore, hanno consentito di rinvenire le seguenti armi e munizioni, che si trovavano ben occultate all’interno di un vano in cui vi era collocato un ingente quantitativo di materiali di vario genere:
Il Kalashnikov sequestrato
Mitraglietta modello AK 47 “Kalashnikov” ; Fucile calibro 12; Circa 40 cartucce calibro 7.62.
Le armi sequestrate, risultate perfettamente efficienti ed in ottime condizioni, saranno inviate nei laboratori del Ris Carabinieri, al fine di accertare se siano state utilizzate per commettere altri delitti.
Giova sottolineare come negli ultimi tempi proprio a Favara i carabinieri hanno ottenuto lusinghieri risultati sul fronte della lotta alla detenzione clandestina di armi e munizioni scoprendo due arsenali (uno, come detto, nella disponibilità di Caruana) e le armi di oggi. Particolare attenzione verrà prestata all’uso fatto delle armi sequestrate. Non priva di fascino, ma deve trovare conferma scientifica, è la circostanza del rinvenimento del Kalashnikov, micidiale arma usata per compiere l’ultimo agguato a Favara, il 26 maggio scorso, e che ha avuto per vittima Carmelo Nicotra. Quest’ultimo, possessore di un’arma che gli è stata rubata, è stata ritrovata qualche settimana fa in occasione dell’arresto di Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni. Insomma, c’è molto materiale su cui lavorare e non si escludono soprese in tempi brevi.