Cronaca

“La comunità non abbandonerà i tre fratellini e si stringerà attorno a loro”

Stava accompagnando la moglie e i bambini a Palermo Walid Moussa, il quarantaduenne morto stamattina insieme alla moglie Zina nell’incidente mortale che si è verificato sulla 624, vicino il bivio per Giacalone, e che ha causato anche una terza vittima, il palermitano Riccardo Pardi, di 51 anni.

La coppia, di origine tunisina, era residente a Ribera. “Era una famiglia perfettamente integrata”, dice il sindaco del comune agrigentino Matteo Ruvolo. “I familiari di Walid sono arrivati a fine giugno per il ricongiungimento familiare e i bambini a settembre avevano iniziato a frequentare il nostro istituto comprensivo”, dice ancora il primo cittadino.

“Stavano andando al porto di Palermo – aggiunge – perché la mamma e i figlioletti avrebbero dovuto imbarcarsi per raggiungere la Tunisia per un breve periodo, e lui poi sarebbe tornato a Ribera. Walid era un gran lavoratore e da oltre 15 anni era dipendente, insieme al fratello e a uno zio, di una cooperativa agricola che si occupa di confezionamento delle arance. La nostra comunità è costernata, e l’attenzione di tutti è adesso ai tre bambini piccoli, rimasti orfani“.

Il sindaco di Ribera è in costante contatto con i medici: “Stamattina alcuni familiari, che da tanti anni sono in Italia, sono andati in ospedale a Palermo per seguire da vicino la situazione dei tre bambini. Ho sentito anche la dirigente scolastica dell’istituto dove avrebbero dovuto andare i piccoli, La comunità non abbandonerà i tre fratellini e si stringerà attorno a loro”.